QUARTO SCRITTO SUL TEMA
PAGHIAMO PEGNO AL PASSATO.. FINCHE' NON SI E' CANCELLATO IL DEBITO
SETTANT'ANNI DOPO
Figli, nipoti, pronipoti che discendono dal Terzo Reich, entrati in possesso, loro malgrado, di una così pesante eredità e costretti a confrontarsi, nel loro inconscio, con il senso di colpa, hanno reagito e stanno reagendo a tutto quell'orrore in modi diversi.
Alcuni accettano genitori, nonni, zii e fanno propri i loro sensi di colpa e di vergogna... Spesso all'estero si sentono a disagio e sono contenti di essere scambiati per francesi o americani... Se incontrano un ebreo provano imbarazzo e insicurezza.....
Altri non vogliono accettare genitori, nonni, prozii colpevoli... Si trasformano in giudici... rimproverano... accusano... rifiutano... chiudendosi all'energia che proviene dalle passate generazioni e restando, così, privi di forza e di radici.....
Altri ancora diventano uguali ai genitori, ai nonni, ai bisnonni... nelle azioni e nelle colpe... pur di mantenere la forza originaria..... calpestando, ad esempio, gli immigrati e le altre minoranze.....
C'è alternativa a tutto ciò?
Si può entrare in possesso dell'eredità dei propri padri solo "in toto", cioè solo accettandone sia i cespiti in attivo che quelli in passivo.....
Chi non vuole rispondere delle colpe dei propri padri, deve rinunciare alla loro eredità.....
Ma chi lascia un'eredità, agisce da irresponsabile.....
Voler essere privi di storia, significa voler fuggire, voler scomparire.....
Ma, allora, siamo eredi di simili colpe al punto che un giovane ragazzo tedesco dei giorni nostri debba, nel suo inconscio, vergognarsi di fronte ad un giovane ragazzo ebreo della sua età?
Ci si potrebbe consolare pensando che tra il concetto di "colpa" e quello di "debito" si fa distinzione anche nel diritto di successione..... Chi riceve un'eredità deve rilevare anche i debiti, ma non le colpe..... Queste rimangono personali.....
Il figlio non va in prigione in quanto erede di un padre condannato in punto di morte, ma risponde del danno patrimoniale cagionato da questi.....
Penso, però, che il nostro mondo interiore abbia leggi molto più complesse e sofisticate rispetto a quelle contenute nel diritto di successione... e che il paragone regga fino ad un certo punto.....
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