SECONDO SCRITTO SUL TEMA
IL CORPO E' UN IMMENSO SPECCHIO DELLA NOSTRA MEMORIA
TUTTE LE NOSTRE EMOZIONI SONO TATUATE SULLA NOSTRA PELLE E DOCUMENTANO LA NOSTRA IDENTITA'...
STRALCIO TRATTO DALLA RELAZIONE STESA PER IL MIO FISIOTERAPISTA ALLA FINE DELLA PRIMA SEDUTA :
Un grazie di cuore al mio fisioterapista che mi ha fatto da guida durante tutta la seduta.
UNA CURIOSITA' :
Avendo avuto la possibilità di prender parte, per due anni consecutivi, ai seminari sulle “Costellazioni Familiari” secondo Bert Hellinger, tenuti dall'amica dottoressa Maria Cristina Piras, vedo
una chiara analogia tra “Digitopressione” e “Costellazioni”.....
Entrambe tecniche olistiche di rilascio emozionale, entrambe volte a facilitare la risoluzione dei blocchi emotivi che ci condizionano la vita, potrebbero essere considerate due trattamenti complementari.....
Nella parte iniziale della seduta, ho fatto un po' fatica a lasciarmi andare...
Difficoltà nel controllare il respiro a causa delle palpitazioni...
Muscoli della bocca tesi...
Acufeni sul lato sinistro...
Normale per una persona ansiosa al primo trattamento...
Quando ho iniziato a rilassarmi, si sono manifestati sintomi
diversi.
La paura ha lasciato il posto ad altre emozioni, ad altri
malesseri...
Sensazioni di piacere e sensazioni di fastidio si sono alternate a seconda dei punti cutanei tenuti in pressione...
In due momenti si è generata una cascata emozionale che ha portato
il pianto.
Il primo, alla pressione dei punti situati sulla mano destra e sul braccio destro, è stato un pianto controllato.
Le lacrime scendevano leggere dagli occhi chiusi, portando beneficio.
Il secondo, alla pressione del punto situato in corrispondenza delle coronarie, è stato un pianto quasi fuori controllo.
Insieme alle lacrime, anche la testa si muoveva, da sinistra a
destra e viceversa, in un disperato “Nooo!”.
L'afflusso di sangue, che, in questi casi, tende a salirmi alla nuca, provocandomi tensione e dolore, rimaneva focalizzato sul petto.
Un lutto?
Una separazione affettiva?
Sicuramente un grande dolore.
Qualcosa di insopportabile.....
Come potrebbe essere la perdita di un figlio.....
O di un compagno di vita.....
Di un padre o di una madre.....
O della propria vita stessa...
Non ho visualizzato l'”evento avverso”, ma l'ho rivissuto come sensazione dolorosa.
Non c'era rabbia, né gran che di paura, solo un grande dispiacere e il non voler accettare quanto era accaduto o quanto stava stava per
accadere.....
Un qualcosa di troppo forte, direi, per appartenere alla mia vita...
Quella ero io oppure mi ero calata nei panni di un' altra persona?
Un contatto con la biografia traumatica di una mia antenata o di un mio antenato?
Un evento particolarmente doloroso avvenuto nella mia ascendenza
familiare?
Questo, forse, il mio primo sentire.....
La notte successiva al trattamento, però, verso le ore del primo mattino, mi sono sognata di mio padre.....
Era arrabbiato con mia madre.....
Offeso, risentito...
La accusava di qualcosa.....
Di aver fomentato i conflitti tra le loro due famiglie di
origine.....
Non ne voleva più sapere di lei...
Mi dava profondo dolore vederlo in quello stato...
Mio padre è morto da vent'anni, ma io non sono ancora riuscita ad elaborare completamente questo lutto, ad accettare questa perdita.
Sensi di colpa?
Forse per essere stata, in qualche modo, “costretta” a tenere la parte di mia madre contro la famiglia di mio padre?
Quanto ho amato questo padre un po' “assente”, che non è mai stato del tutto mio e quante volte, come primogenita, mi sono calata
nei panni di mia madre arrabbiata perché lui era sempre con la testa
girata verso la sua famiglia di origine e non verso la nostra nuova
famiglia...
Quella stessa notte, mi sono anche sognata che camminavo in equilibrio su di una fune, proprio come un funambolo... (mio padre
era aviatore e amava il rischio).
Non ricordo di aver mai fatto
questo sogno prima d'ora!
Nelle prossime sedute di digitopressione, forse, arriveranno le risposte alle domande che popolano la mia mente.
Il mio primo trattamento si è concluso con un leggero tremore, non da freddo, ma da rilascio emozionale, direi..... quasi per sciogliere le tensioni che si erano accumulate, soprattutto a livello della bocca.
Appoggiare le mani, ora sul ventre, ora sul petto, mi ha dato conforto...
Il conforto più grande, però, è venuto dalle mani del
fisioterapista appoggiate sopra le mie.
Questo passaggio mano-mano-corpo è stato un gesto di immediato beneficio e di grande consolazione...
Sensazione di calore e fame sono seguite a un'ora circa dal trattamento.
Con mio grande stupore, la testa è rimasta “leggera”, sia
durante che dopo la seduta.
La sera, nel coricarmi, ho avuto un ricordo olfattivo (consolatorio?)
legato all'infanzia: un intenso profumo di riso nel latte con
zucchero e scorza di limone..... un cibo d'altri tempi, ormai passato
di moda... che la mamma cucinava per noi bambini e per il papà.....
ma che a lei non piaceva gran che...forse perché, insieme al budino
di riso, era un piatto tipico della famiglia di mio padre.....
NELL'IMMAGINE : MIO PADRE... ALL'ETA' DI VENTIDUE ANNI..... NEL LONTANO 1936... |
Un grazie di cuore al mio fisioterapista che mi ha fatto da guida durante tutta la seduta.
UNA CURIOSITA' :
Avendo avuto la possibilità di prender parte, per due anni consecutivi, ai seminari sulle “Costellazioni Familiari” secondo Bert Hellinger, tenuti dall'amica dottoressa Maria Cristina Piras, vedo
una chiara analogia tra “Digitopressione” e “Costellazioni”.....
Entrambe tecniche olistiche di rilascio emozionale, entrambe volte a facilitare la risoluzione dei blocchi emotivi che ci condizionano la vita, potrebbero essere considerate due trattamenti complementari.....
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