venerdì 22 maggio 2015

PRIMA SEDUTA DI JIN SHIN DO


SECONDO SCRITTO SUL TEMA

IL CORPO E' UN IMMENSO SPECCHIO DELLA NOSTRA MEMORIA



TUTTE LE NOSTRE EMOZIONI SONO TATUATE SULLA NOSTRA PELLE E DOCUMENTANO LA NOSTRA IDENTITA'...


STRALCIO TRATTO DALLA RELAZIONE STESA PER IL MIO FISIOTERAPISTA ALLA FINE DELLA PRIMA SEDUTA :

 Nella parte iniziale della seduta, ho fatto un po' fatica a lasciarmi  andare...
Difficoltà nel controllare il respiro a causa delle palpitazioni...
Muscoli della bocca tesi...
Acufeni sul lato sinistro...
Normale per una persona ansiosa al primo trattamento...
Quando ho iniziato a rilassarmi, si sono manifestati sintomi diversi.
La paura ha lasciato il posto ad altre emozioni, ad altri malesseri...
Sensazioni di piacere e sensazioni di fastidio si sono alternate a  seconda dei punti cutanei tenuti in        pressione...
In due momenti si è generata una cascata emozionale che ha  portato il pianto.
Il primo, alla pressione dei punti situati sulla mano destra e sul  braccio destro, è stato un pianto controllato.
Le lacrime scendevano leggere dagli occhi chiusi, portando  beneficio.
Il secondo, alla pressione del punto situato in corrispondenza delle  coronarie, è stato un pianto quasi fuori  controllo.
Insieme alle lacrime, anche la testa si muoveva, da sinistra a destra  e viceversa, in un disperato “Nooo!”.
L'afflusso di sangue, che, in questi casi, tende a salirmi alla nuca,  provocandomi tensione e dolore, rimaneva   focalizzato sul petto.
Un lutto?
Una separazione affettiva?
Sicuramente un grande dolore.
Qualcosa di insopportabile.....
Come potrebbe essere la perdita di un figlio.....
O di un compagno di vita.....
Di un padre o di una madre.....
O della propria vita stessa...
Non ho visualizzato l'”evento avverso”, ma l'ho rivissuto come  sensazione dolorosa.
Non c'era rabbia, né gran che di paura, solo un grande dispiacere e  il non voler accettare quanto era  accaduto o quanto stava stava  per accadere.....
Un qualcosa di troppo forte, direi, per appartenere alla mia vita...
Quella ero io oppure mi ero calata nei panni di un' altra persona?
Un contatto con la biografia traumatica di una mia antenata o di un  mio antenato?
Un evento particolarmente doloroso avvenuto nella mia  ascendenza familiare?
Questo, forse, il mio primo sentire.....
La notte successiva al trattamento, però, verso le ore del primo  mattino, mi sono sognata di mio    padre.....
Era arrabbiato con mia madre.....
Offeso, risentito...
La accusava di qualcosa.....
Di aver fomentato i conflitti tra le loro due famiglie di origine.....
Non ne voleva più sapere di lei...
Mi dava profondo dolore vederlo in quello stato...
Mio padre è morto da vent'anni, ma io non sono ancora riuscita ad  elaborare completamente questo lutto,    ad accettare questa    perdita.
Sensi di colpa?
Forse per essere stata, in qualche modo, “costretta” a tenere la  parte di mia madre contro la famiglia di mio    padre?
Quanto ho amato questo padre un po' “assente”, che non è mai  stato del tutto mio e quante volte, come    primogenita, mi sono  calata nei panni di mia madre arrabbiata perché lui era sempre con  la testa girata verso  la sua famiglia di origine e non verso la nostra  nuova famiglia...
Quella stessa notte, mi sono anche sognata che camminavo in  equilibrio su di una fune, proprio  come un funambolo... (mio    padre era aviatore e amava il rischio).
Non ricordo di aver mai fatto questo sogno prima d'ora!
Nelle prossime sedute di digitopressione, forse, arriveranno le  risposte alle domande che popolano la mia     mente.
Il mio primo trattamento si è concluso con un leggero tremore, non  da freddo, ma da rilascio emozionale,    direi..... quasi per sciogliere  le tensioni che si erano accumulate, soprattutto a livello della      bocca.
Appoggiare le mani, ora sul ventre, ora sul petto, mi ha dato  conforto...
Il conforto più grande, però, è venuto dalle mani del fisioterapista  appoggiate sopra le mie.
Questo passaggio mano-mano-corpo è stato un gesto di immediato  beneficio e di grande consolazione...
Sensazione di calore e fame sono seguite a un'ora circa dal  trattamento.
Con mio grande stupore, la testa è rimasta “leggera”, sia durante  che dopo la seduta.
La sera, nel coricarmi, ho avuto un ricordo olfattivo  (consolatorio?) legato all'infanzia: un intenso profumo di  riso nel  latte con zucchero e scorza di limone..... un cibo d'altri tempi,  ormai passato di moda... che la  mamma cucinava per noi bambini  e per il papà..... ma che a lei non piaceva gran che...forse perché,  insieme  al budino di riso, era un piatto tipico della famiglia di mio  padre.....

NELL'IMMAGINE : MIO PADRE... ALL'ETA' DI VENTIDUE ANNI..... 
NEL LONTANO 1936...


Un grazie di cuore al mio fisioterapista che mi ha fatto da guida durante tutta la seduta.

UNA CURIOSITA' :  
 Avendo avuto la possibilità di prender parte, per due anni consecutivi, ai seminari sulle “Costellazioni  Familiari” secondo Bert Hellinger, tenuti dall'amica dottoressa Maria Cristina Piras, vedo
una chiara analogia tra “Digitopressione” e “Costellazioni”.....
Entrambe tecniche olistiche di rilascio emozionale, entrambe volte a facilitare la risoluzione dei blocchi  emotivi che ci condizionano la vita, potrebbero essere considerate due trattamenti complementari..... 

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