NONO SCRITTO SUL TEMA
IL CORPO E' UN IMMENSO SPECCHIO DELLA NOSTRA MEMORIA
"SIAMO IRRESISTIBILMENTE ATTRATTI DA SITUAZIONI CHE REPLICANO UN TRAUMA ORIGINARIO..."
STRALCIO TRATTO DALLA RELAZIONE STESA PER IL MIO FISIOTERAPISTA ALLA FINE DELLA QUINTA SEDUTA :
..... La sensazione più “oscura”e
“indecifrabile” mi si è presentata, o, per meglio dire,
ripresentata, mentre il fisioterapista stava manipolando l'energia
cuore-polmoni sul lato sinistro del mio corpo......
Alla
pressione dei punti situati in corrispondenza
delle coronarie, sui bordi superiori delle prime costole (“lampadine”
rimaste accese fin dalle prime sedute...), si è generata, ancora una
volta, una sensazione dolorosa ed ho visualizzato un punto buio.....
un gorgo nero..... un vortice scuro..... che assomigliava un po' alle
gole formate dai mulinelli dell'acqua nel letto di un fiume.....
Entrare
nel lago con tutto il corpo mi è sempre piaciuto tanto e mi ha
sempre fatto un po' di paura al tempo stesso.....
L'acqua
rappresenta la nascita, o la rinascita, ma può rappresentare anche
la morte.....
Sprofondare
sott'acqua e non riuscire più a ritornare a galla, provoca
un'angoscia che blocca il respiro ed esaurisce completamente le
forze.....
All'età
di quattro-cinque anni, ho rischiato di annegare, inghiottita dalle
acque del lago.....
Mi
ha salvato, “in extremis”, il marito della zia.....
Desideravo
morire...?
Avevo
paura di affrontare le profondità della vita.....?.....
L'oceano-inconscio che c'è in noi...?
Mi
sentivo aggredita...?
Sopraffatta
da difficoltà ed emozioni che ritenevo insormontabili...?
La
vita per me era già un peso...?
Oppure
richiamavo un evento doloroso avvenuto nella mia ascendenza
familiare, rimbalzato già attraverso due generazioni, prima di
arrivare alla mia...?
Un
fratello del mio nonno paterno, che era anche cugino primo della mia
nonna materna (i miei genitori si sono sposati nonostante fossero
cugini di terzo grado), emigrato in America e poi ritornato in
Italia, senza essersi mai sposato, sopraffatto, molto probabilmente,
da difficoltà ed emozioni che riteneva insormontabili, si è tolto
la vita nelle acque del lago.....
Un
suo nipote, cugino di mio padre, è andato incontro ad un'esperienza simile,
nello stesso tratto di lago.....
Mio
padre stesso, nato in America e ritornato in Italia verso i dieci
anni di età, ufficiale dell'aeronautica durante la seconda guerra
mondiale, ha tentato di togliersi la vita nello stesso tratto di
lago.....
Come
secondo nome di battesimo portava il nome dello sfortunato zio al
quale aveva voluto dare voce.....
MIO PADRE... IN SANDOLINO... CON IL SUO FEDELE FULL... SULLE ACQUE ANTISTANTI L'ANTICA LIMONAIA DI REAMOL LIMONE SUL GARDA - 1932 CIRCA |
Dunque,
anche la mia esperienza nelle acque, come quella di mio padre, di suo
cugino e dello zio che entrambi avevano evocato, era da considerarsi
un'irresistibile coazione a ripetere un evento traumatico della
storia familiare...?
Anch'io
ero stata inestricabilmente attratta da una situazione che replicava
uno shock originario...? Mi ero assunta l'impegno di ricordare, tre
generazioni dopo, la vita spezzata di un prozio che non avevo mai
conosciuto, ma che la mia anima conosceva bene...?
NELL'ACQUA DEL LAGO... DAVANTI ALLA BIANCA SPIAGGETTA DI CAPO REAMOL LIMONE SUL GARDA - ESTATE DEL 1955 |
E'
interessante scoprire che tutte le esperienze esistenziali nostre e
di chi ci ha preceduto nella vita, sono “tatuate” invisibilmente
sulla superficie del nostro corpo a documentare la nostra identità e
che possono essere evocate, con l'aiuto di una persona esperta, ogni
qual volta desideriamo affrontare e risolvere, almeno in parte, i
disagi che disturbano la nostra quotidianità e che spesso ci fanno
ammalare.....
Questi testi sono stralci tratti dalle relazioni che ho steso per il mio fisioterapista alla fine di ogni seduta di digitopressione "Jin Shin Do".