SEDICESIMO SCRITTO SUL TEMA
"AVRAI SEMPRE UN GRANDE POSTO NEL MIO CUORE"
"...DOPO UN ANNO SOTTO LA TERRA..."
IN RICORDO DI UN'AMICA
"La cigarra", famosissima canzone scritta da Maria Elena Walsh nel lontano 1973, in fuga dal governo di Peròn, e divenuta, con il tempo, un inno popolare cantato in onore di tutte le vittime della censura, dell'esilio, delle dittature militari di tutte le epoche e di tutte le latitudini, piaceva tantissimo a Sira.
Molti i cantautori che, nel corso degli anni, l'hanno ripresa per condannare gli allontanamenti forzosi di alcuni cittadini dalla loro patria, le imposizioni, i controlli, i provvedimenti punitivi adottati dalle autorità ecclesiastiche, le scomuniche, le sospensioni, gli interdetti, i biasimi e le disapprovazioni morali...
Molti i cantautori che, nel corso degli anni, l'hanno ripresa per condannare gli allontanamenti forzosi di alcuni cittadini dalla loro patria, le imposizioni, i controlli, i provvedimenti punitivi adottati dalle autorità ecclesiastiche, le scomuniche, le sospensioni, gli interdetti, i biasimi e le disapprovazioni morali...
La ripropongo anch'io, per Sira e per tutti gli amici, nella versione italiana e nella versione originale.
La traduzione è di Maria Cristina Costantini.
COME LA CICALA
Tante volte mi hanno ucciso
tante volte sono morta
eppure sono qui
sto risuscitando.
Ringrazio la sventura
e la mano armata di pugnale
perché mi hanno colpito a morte
e ho continuato a cantare.
Cantare al sole come la cicala
dopo un anno sotto la terra,
come un sopravvissuto
che torna dalla guerra.
Tante volte mi hanno cancellato
tante sono scomparsa
al mio stesso funerale
sono andata sola e in lacrime.
Ho fatto un nodo al fazzoletto
ma poi mi sono dimenticata
che non era l'unica volta,
e sono tornata cantando.
Cantando al sole come la cicala
dopo un anno sotto la terra,
come un sopravvissuto
che torna dalla guerra.
Tante volte ti hanno ucciso
tante risusciterai,
passerai tante notti
nella disperazione.
E nell'ora del naufragio
e dell'oscurità
qualcuno ti salverà
perché tu possa cantare.
Cantare al sole come la cicala
dopo un anno sotto la terra,
come un sopravvissuto
che torna dalla guerra.
"LA CIGARRA"
Tantas veces me mataron,
tantas veces me morí,
sin embargo estoy aquí
resucitando.
Gracias doy a la desgracia
y a la mano con puñal
porque me mató tan mal,
y seguí cantando.
Cantando al sol como la cigarra
después de un año bajo la tierra,
igual que sobreviviente
que vuelve de la guerra.
Tantas veces me borraron,
tantas desaparecí,
a mi propio entierro fuí
sola y llorando.
Hice un nudo en el pañuelo
pero me olvidé después
que no era la única vez,
y volví cantando.
Cantando al sol como la cigarra
después de un año bajo la tierra,
igual que sobreviviente
que vuelve de la guerra.
Tantas veces te mataron,
tantas resucitarás,
tantas noches pasarás
desesperando.
A la hora del naufragio
y la de la oscuridad
alguien te rescatará
para ir cantando.
Cantando al sol como la cigarra
después de un año bajo la tierra,
igual que sobreviviente
que vuelve de la guerra.
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