DICIASSETTESIMO SCRITTO SUL TEMA
PAGHIAMO PEGNO AL PASSATO.. FINCHE' NON SI E' CANCELLATO IL DEBITO...
FERISCE, LOGORA, AVVELENA.. PENETRA FIN NELL'ANIMA E FA AMMALARE PIU' DI OGNI ALTRA COSA..
"... la delusione è un dolore.. che nasce sempre da una fiducia tradita.. dal voltafaccia di qualcuno.. in cui credevamo..."
scriveva Oriana Fallaci nel suo romanzo postumo "Un cappello pieno di ciliege", straordinaria epopea della sua famiglia d'origine, scritta, quando il futuro le si era ormai fatto corto, dopo anni ed anni di scrupolose ricerche su nonne, bisnonni, trisnonne ed arcavoli... genitori, ormai lontani, che avevano plasmato, con i loro passaggi nel tempo, il mosaico del suo Io.
Andare incontro ad una delusione, profonda o superficiale, grande o piccola che sia... dover prendere atto di un qualcosa che non si è realizzato come avrebbe dovuto, qualcosa che, in un solo istante, ha reso vana la nostra aspettativa, la nostra positività, la nostra attesa e la nostra speranza... riportare o subire, a causa dell'altrui intervento, un esito fallace, fallimentare, contrario all'entusiasmo e al desiderio investiti... vedersi traditi nella fiducia, ingannati, umiliati, beffati, scherniti, burlati... constatare che un lavoro è riuscito meno bene di quanto ci si aspettasse perché, dietro le quinte, qualcuno, ha remato nella direzione opposta alla nostra... è un fatto che colpisce alle spalle, che ferisce, che fa sanguinare nel corpo e nello spirito, che addolora, che avvelena, che arriva fin nell'anima, che fa ammalare più di ogni altra cosa.
Ci si sente come chi ha subito un torto che non meritava e ci si vede costretti, nostro malgrado, a trovare un modo per ricambiarlo, per compensarlo... nel tentativo di ritrovare la pace perduta... nell'intento di ristabilire l'ordine originario.. di riportare l'equilibrio e la fiducia fra le parti in gioco... nel desiderio di salvare l'amicizia, il rapporto di lavoro, la relazione affettiva..
CHRISTIAN SCHLOE |
La fiorentina Oriana Fallaci, una delle autrici più lette ed amate nel mondo, nel suo romanzo postumo, la monumentale, appassionata, melodrammatica saga familiare "Un cappello pieno di ciliege", opera di inedita, commovente poesia... giocata sui "passaggi nel tempo"... con poderosa metrica scandita dal personaggio della "Storia"... scrive al riguardo:
"... Niente ferisce, avvelena, ammala, quanto la delusione.
Perché la delusione è un dolore che deriva sempre da una speranza svanita, una sconfitta che nasce sempre da una fiducia tradita, cioè dal voltafaccia di qualcuno o qualcosa in cui credevamo.
E a subirla ti senti ingannato, beffato, umiliato.
La vittima di un'ingiustizia che non ti aspettavi, di un fallimento che non meritavi.
Ti senti anche offeso, ridicolo, sicché, a volte, cerchi la vendetta.
Scelta che può dare un po' di sollievo, ammettiamolo, ma che di rado s'accompagna alla gioia e che, spesso, costa più del perdono..."
CHRISTIAN SCHLOE |
Se c'è ancora comunione di anime, rispetto, calore e stima, tra l'una e l'altra parte in campo, se non vogliamo perdere la persona che, fino a quel momento, si è relazionata con noi, nel bene o nel male, allora vale la pena di tentare, per amore, di compensare... ricambiando il danno o lo sgarbo che ci è stato arrecato, con uno sgarbo leggermente inferiore, il più piccolo possibile... ma pur sempre uno sgarbo... perché chi si ritiene troppo buono per fare del male all'altro, rovina, quasi sempre e, il più delle volte, senza neppure sapere il perché, il rapporto a due, sia esso di famiglia, di lavoro o di amicizia..
Se, viceversa, fra le due parti c'è solo indifferenza e nessuno dei due sa dire all'altro "mi dispiace", se non si desidera più ricevere nulla l'uno dall'altro, allora non vale la pena di compensare, né nel bene, né nel male...
Pretendere un risarcimento, anche se infinitesimale, un qualcosa che, comunque, pesi all'altro e che sia sufficiente a pareggiare di nuovo i conti tra i due, toglie, in parte, la sofferenza e fa bene all'ordine e all'equilibrio della relazione.
Quando regneranno nuovamente il rispetto, la stima, la fiducia e l'amore, si compenserà nel bene, andando incontro per primi e dando, all'altra parte in gioco, qualcosa di più.
CHRISTIAN SCHLOE |
Pretendere un risarcimento, anche se infinitesimale, un qualcosa che, comunque, pesi all'altro e che sia sufficiente a pareggiare di nuovo i conti tra i due, toglie, in parte, la sofferenza e fa bene all'ordine e all'equilibrio della relazione.
Quando regneranno nuovamente il rispetto, la stima, la fiducia e l'amore, si compenserà nel bene, andando incontro per primi e dando, all'altra parte in gioco, qualcosa di più.
CHRISTIAN SCHLOE |
Quando una delusione è profonda e densa di significato negativo, porta sempre con sé la tristezza e il vuoto interiore.. Dentro questa sofferenza, però, possiamo anche trovare un risvolto positivo, una "lezione da imparare"... L'amaro che ci rimane in bocca per giorni e giorni, ci aiuta a ricordare che è irragionevole idealizzare un qualcuno ponendolo su di un piedistallo... che è a noi stessi che dobbiamo principalmente affidarci... che la vera pace, che l'armonia duratura.. non ci provengono mai dagli altri, ma soltanto dalla centralità del nostro "Sé".
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