OTTAVO SCRITTO SUL TEMA
NUMEROLOGIA... UN VIAGGIO ALL'INTERNO DI NOI STESSI...
NEI DATI ANAGRAFICI SONO NASCOSTI I NOSTRI TALENTI... LA NOSTRA PERSONALITA'... LO SCOPO DELLA NOSTRA VITA...
SE C'E' STATO UN TEMPO NEL QUALE NON SIAMO RIUSCITI A CAPACITARCI DI UN "ACCADUTO"... ARRIVERA' UN TEMPO IN CUI, IN UN SOLO ISTANTE, TUTTO COLLIMERA'...
STRALCIO COLLEGATO AI SETTE TESTI PRECEDENTI E AI CINQUE CHE SEGUONO...
Da adesso in avanti, abbandonerò l'aspetto "anima" e prenderò in considerazione la "veste", l'"armatura", la "maschera", la "persona"... che noi tutti indossiamo nel mondo... quella che fornisce agli altri un'idea di chi siamo e di che cosa ci si può aspettare da noi...
Gli altri, quelli che vengono in contatto diretto con me, mi vedono come una persona timida e prudente, dolce e premurosa, gentile e paziente, capace di mantenere la calma, l'equilibrio e l'armonia... ben educata, raffinata, romantica...
La mia natura, in sintonia con le energie dell'universo, mi rende, in realtà, inquieta, agitata, emotiva, recettiva, ispirata ed elettrica...
Verso l'esterno sono disponibile e comprensiva, servizievole, sottomessa, "fanciulla", sempre pronta a dare una mano, a prodigarmi con tatto, a sostenere il ruolo di paciere, di mediatore, a "farmi in quattro", sia per vedere gli altri felici... che per ottenere una, anche piccola, approvazione per me stessa...
Nel mio intimo, sono sensibile all'eccesso ed anche assai mutevole...
Chi non mi conosce di persona, a volte, scambia il mio atteggiamento di dignitoso orgoglio per superiorità, per alterigia, ma, chi mi conosce bene, sa che, nell'intimità, sono umile, semplice, quasi "servile"... anche se è vero che, queste virtù, ereditate da mio padre, a volte si scontrano con l'irriducibile fierezza d'animo presa in dono da mia madre...
Il talento dell'empatia mi consente di sintonizzarmi sulla stessa lunghezza d'onda di chi mi sta accanto e di assorbire gioie e dolori...
Il sentimento dell'infinito mi procura un "dolore cosmico" che i medici tradizionali sintetizzano, troppo spesso, in ansia e depressione...
Collegata con la potente vibrazione del numero undici, numero "maestro", riesco a fatica a sostenerne gli effetti, combattuta nella contraddizione fra l'umiltà, tipica del numero due, e l'ambizione portata all'eccesso, tipica del doppio uno...
L'energia attirata dai numeri "mastri", undici, ventidue, trentatré, quarantaquattro... è talmente elevata che pochissime persone riescono a sostenere, a dominare, a far fruttare.. i doni conferiti e le dure prove richieste dai numeri stessi...
Romantica e sognatrice, ispirata e "preveggente", slegata dagli schemi tradizionali, sono affascinata da persone intellettuali, poliedriche, creative e, forse, anche un poco bizzarre, come qualcuno, ultimamente, mi ha fatto notare... senz'altro persone non uniformate al modo di essere della maggioranza... ma capaci di capire la mia mente, abituata a far sfumare la realtà nel sogno, nella metafisica, nella magia... "Figlia delle stelle", sono attratta da persone in grado di elevarsi all'altezza dei miei ideali, persone vere, generose, emotive, sensibili... ma anche difficili e complesse, perché soggette a sbalzi d'umore che, a volte, le rendono inquiete, nervose, incostanti...
Io stessa non sono facile...
Nella mia anima convivono due nature: una timida, prudente, impressionabile, provata da profonde ferite emotive che mi hanno portato, più di una volta, ad estraniarmi dall'ambiente sociale circostante... l'altra entusiasta, estroversa, ispirata, teatrale...
All'una può subentrare l'altra e, a volte, è sufficiente che mi si rivolga una parola senza tatto, per farmi cambiare immediatamente stato d'animo...
Ho sempre avuto un debole per le persone difficili, per le storie difficili, complicate, sfortunate...
Da bambina, quando, insieme ai miei fratelli, leggevo "Il Corriere dei Piccoli", prima rivista settimanale di fumetti dell'editoria italiana... supplemento del "Corriere della Sera"... e, tutti e tre noi bambini, fantasticavamo sui personaggi... rielaborando le storie... io mi ritrovavo sempre a tenere la parte del "diverso", del "cattivo", del "ribelle"... "la parte di Caino", come si suol dire, che, rivendicando il suo potere, schiacciato dall'autorità punitiva, richiedeva soltanto soggettività e riconoscimento... o la parte dell'"Angelo caduto" che, dopo tutto, come ci insegnavano anche a scuola, era il più saggio fra tutti gli Angeli del Paradiso, tanto che il suo nome significava "Il Portatore di Luce"...
Già da allora, mi opponevo al concetto di "bene assoluto", nel tentativo, ahimè ingenuo, di essere l'unica artefice del mio destino...
Come mi sarebbe piaciuto aiutare gli "altri" a recuperare i loro sogni...! Come mi sarebbe piaciuto rivendicare i diritti degli esclusi, dei rifiutati, dei ribelli...! E come mi piacerebbe ancora poterlo fare...! Come mi sarebbe piaciuto contribuire allo sviluppo del potenziale umano...!
Terapeuta dell'animo, psicologa... forse questa avrebbe potuto essere la mia professione...
Studiare gli istinti, le emozioni, i sentimenti, le percezioni, la memoria, la volontà, l'intelligenza e tutti gli altri fenomeni della vita affettiva e di quella mentale...
Sono stata anch'io una ragazzina ribelle...
Ho rappresentato anch'io l'uomo che protesta contro l'autorità punitiva... Sono stata anch'io un Angelo caduto, un Adamo, un Caino, un Prometeo...
So quanto è difficile vivere in modo adeguato il bisogno di vedere riconosciuti il proprio valore, la propria originalità, la propria unicità...
Quante volte sono stata punita, schiacciata, umiliata... per essere uscita dal circuito, per essermi posta "contro"...
Quante volte sono precipitata a terra, a sguazzare nel profondo della materia, a confrontarmi con le tenebre della mia ombra...
Ho visto, più di una volta, infrangersi i miei ideali utopistici, le mie teorie, i miei scopi, i miei nobili e generosi sentimenti...
Lo scontro con la dura realtà dei fatti, mi ha lasciato, più e più volte, abbattuta, scoraggiata, delusa, amareggiata...
Innamorata dell'amore, quante volte ho cercato nella persona amata il riflesso azzurro del cielo... quante volte ho innalzato i miei genitori, i miei fratelli, i parenti e gli amici sul piedistallo delle mie aspettative... per, poi, arrivare a sentirmi orfana, diversa, "aliena", sbagliata, estranea, rifiutata, non degna, isolata, emarginata... chiusa nel mio mondo ad elaborare i miei progetti...
Nulla accade per caso...
Così, se c'è stato un tempo nel quale non siamo riusciti a capacitarci di un "accaduto", arriverà un tempo in cui, in un solo istante, tutto collimerà...
Le vicissitudini dolorose della vita insegnano che dobbiamo accettare le persone che ci circondano così come sono, con i loro pregi e con i loro difetti, con le loro virtù e con i loro vizi...
Tutti sono degni dei nostri slanci!
Chi ha coscienza di se stesso sa che, se vogliamo cambiare la realtà che è intorno a noi, dobbiamo prima modificare noi stessi...
Accettiamoci così come siamo, con tutti i nostri aspetti, tutte le nostre capacità, tutti i nostri sentimenti e rivendichiamo il diritto ad essere diversi dagli altri... "speciali"...!
Non rinunciamo alla nostra natura a favore del quieto vivere...!
Non nascondiamo la nostra vera origine dietro il "consueto" di tutti i giorni...!
Arriverà un tempo nel quale un avvenimento improvviso, che, solo in apparenza, sembrerà sfuggire alla nostra volontà, ci obbligherà a far cadere la nostra maschera, la nostra armatura, il nostro vestito e l'anima riapparirà... profonda e vulnerabile... vera... risplendente come una stella...
Solo allora saremo pronti per l'amicizia e per l'amore...
Vedremo un mondo nuovo tutto attorno, perché gli altri ci vedranno in una luce nuova...
Collegata con la potente vibrazione del numero undici, numero "maestro", riesco a fatica a sostenerne gli effetti, combattuta nella contraddizione fra l'umiltà, tipica del numero due, e l'ambizione portata all'eccesso, tipica del doppio uno...
L'energia attirata dai numeri "mastri", undici, ventidue, trentatré, quarantaquattro... è talmente elevata che pochissime persone riescono a sostenere, a dominare, a far fruttare.. i doni conferiti e le dure prove richieste dai numeri stessi...
"MARTA E MARIA MADDALENA" - 1598-1599 MICHELANGELO MERISI DA CARAVAGGIO |
Romantica e sognatrice, ispirata e "preveggente", slegata dagli schemi tradizionali, sono affascinata da persone intellettuali, poliedriche, creative e, forse, anche un poco bizzarre, come qualcuno, ultimamente, mi ha fatto notare... senz'altro persone non uniformate al modo di essere della maggioranza... ma capaci di capire la mia mente, abituata a far sfumare la realtà nel sogno, nella metafisica, nella magia... "Figlia delle stelle", sono attratta da persone in grado di elevarsi all'altezza dei miei ideali, persone vere, generose, emotive, sensibili... ma anche difficili e complesse, perché soggette a sbalzi d'umore che, a volte, le rendono inquiete, nervose, incostanti...
Io stessa non sono facile...
Nella mia anima convivono due nature: una timida, prudente, impressionabile, provata da profonde ferite emotive che mi hanno portato, più di una volta, ad estraniarmi dall'ambiente sociale circostante... l'altra entusiasta, estroversa, ispirata, teatrale...
All'una può subentrare l'altra e, a volte, è sufficiente che mi si rivolga una parola senza tatto, per farmi cambiare immediatamente stato d'animo...
Ho sempre avuto un debole per le persone difficili, per le storie difficili, complicate, sfortunate...
Da bambina, quando, insieme ai miei fratelli, leggevo "Il Corriere dei Piccoli", prima rivista settimanale di fumetti dell'editoria italiana... supplemento del "Corriere della Sera"... e, tutti e tre noi bambini, fantasticavamo sui personaggi... rielaborando le storie... io mi ritrovavo sempre a tenere la parte del "diverso", del "cattivo", del "ribelle"... "la parte di Caino", come si suol dire, che, rivendicando il suo potere, schiacciato dall'autorità punitiva, richiedeva soltanto soggettività e riconoscimento... o la parte dell'"Angelo caduto" che, dopo tutto, come ci insegnavano anche a scuola, era il più saggio fra tutti gli Angeli del Paradiso, tanto che il suo nome significava "Il Portatore di Luce"...
Già da allora, mi opponevo al concetto di "bene assoluto", nel tentativo, ahimè ingenuo, di essere l'unica artefice del mio destino...
Come mi sarebbe piaciuto aiutare gli "altri" a recuperare i loro sogni...! Come mi sarebbe piaciuto rivendicare i diritti degli esclusi, dei rifiutati, dei ribelli...! E come mi piacerebbe ancora poterlo fare...! Come mi sarebbe piaciuto contribuire allo sviluppo del potenziale umano...!
Terapeuta dell'animo, psicologa... forse questa avrebbe potuto essere la mia professione...
Studiare gli istinti, le emozioni, i sentimenti, le percezioni, la memoria, la volontà, l'intelligenza e tutti gli altri fenomeni della vita affettiva e di quella mentale...
Sono stata anch'io una ragazzina ribelle...
Ho rappresentato anch'io l'uomo che protesta contro l'autorità punitiva... Sono stata anch'io un Angelo caduto, un Adamo, un Caino, un Prometeo...
So quanto è difficile vivere in modo adeguato il bisogno di vedere riconosciuti il proprio valore, la propria originalità, la propria unicità...
"GIUDITTA CHE TAGLIA LA TESTA AD OLOFERNE" DETTAGLIO - 1597-98 MICHELANGELO MERISI DA CARAVAGGIO |
Quante volte sono stata punita, schiacciata, umiliata... per essere uscita dal circuito, per essermi posta "contro"...
Quante volte sono precipitata a terra, a sguazzare nel profondo della materia, a confrontarmi con le tenebre della mia ombra...
Ho visto, più di una volta, infrangersi i miei ideali utopistici, le mie teorie, i miei scopi, i miei nobili e generosi sentimenti...
Lo scontro con la dura realtà dei fatti, mi ha lasciato, più e più volte, abbattuta, scoraggiata, delusa, amareggiata...
Innamorata dell'amore, quante volte ho cercato nella persona amata il riflesso azzurro del cielo... quante volte ho innalzato i miei genitori, i miei fratelli, i parenti e gli amici sul piedistallo delle mie aspettative... per, poi, arrivare a sentirmi orfana, diversa, "aliena", sbagliata, estranea, rifiutata, non degna, isolata, emarginata... chiusa nel mio mondo ad elaborare i miei progetti...
Nulla accade per caso...
Così, se c'è stato un tempo nel quale non siamo riusciti a capacitarci di un "accaduto", arriverà un tempo in cui, in un solo istante, tutto collimerà...
Le vicissitudini dolorose della vita insegnano che dobbiamo accettare le persone che ci circondano così come sono, con i loro pregi e con i loro difetti, con le loro virtù e con i loro vizi...
Tutti sono degni dei nostri slanci!
Chi ha coscienza di se stesso sa che, se vogliamo cambiare la realtà che è intorno a noi, dobbiamo prima modificare noi stessi...
Accettiamoci così come siamo, con tutti i nostri aspetti, tutte le nostre capacità, tutti i nostri sentimenti e rivendichiamo il diritto ad essere diversi dagli altri... "speciali"...!
Non rinunciamo alla nostra natura a favore del quieto vivere...!
Non nascondiamo la nostra vera origine dietro il "consueto" di tutti i giorni...!
Arriverà un tempo nel quale un avvenimento improvviso, che, solo in apparenza, sembrerà sfuggire alla nostra volontà, ci obbligherà a far cadere la nostra maschera, la nostra armatura, il nostro vestito e l'anima riapparirà... profonda e vulnerabile... vera... risplendente come una stella...
Solo allora saremo pronti per l'amicizia e per l'amore...
Vedremo un mondo nuovo tutto attorno, perché gli altri ci vedranno in una luce nuova...
"LA BUONA VENTURA" - VERSIONE ROMANA 1593-94 MICHELANGELO MERISI DA CARAVAGGIO |
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