QUARTO SCRITTO SUL TEMA
NUMEROLOGIA... UN VIAGGIO ALL'INTERNO DI NOI STESSI...
NEI DATI ANAGRAFICI SONO NASCOSTI I NOSTRI TALENTI... LA NOSTRA PERSONALITA'... LO SCOPO DELLA NOSTRA VITA...
A VOLTE... DOBBIAMO PASSARE ATTRAVERSO LA SOFFERENZA... PER CAPIRE CHE... SENZA L'AIUTO DEL CUORE... IL POTERE DELLA MENTE SI RIVELA CIECO... DISTRUTTIVO... SPIETATO...
STRALCIO COLLEGATO AI TRE TESTI PRECEDENTI E AI NOVE CHE SEGUONO...
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Se voglio aiutare gli altri, esprimendo al mondo le verità del mio cuore, devo prima salvare me stessa... conoscere me stessa...
Ho ripreso, per questo, il mio viaggio simbolico, calandomi nelle profondità del mio inconscio, alla volta del tesoro nascosto nell'antico relitto adagiato sul fondo della mia anima...
Sulla base delle cifre ricavate dal mio nome, dal mio cognome e dalla mia data di nascita è stato possibile tracciare un profilo completo, o quasi, della mia personalità, con talenti "speciali" e non poche difficoltà psicologiche...
I miei stessi pregi, le mie virtù, le mie caratteristiche positive, i miei doni... se portati all'eccesso, si alterano a tal punto da involvere in negativo...
Persino il pensiero, l'etica, il senso di giustizia, la nobiltà d'animo, la grazia, la dedizione, il sacrificio, la spiritualità, il misticismo, l'elevazione, la sapienza, l'illuminazione, l'amore... quando si manifestano in modo esagerato, generano vizi e problemi... come il dubbio, la delusione, l'isolamento, la rinuncia, il senso di colpa, la rimozione, la nostalgia, la tristezza, la melanconia, la depressione, il sarcasmo, la presunzione o il fanatismo...
Divenire il centro della mia pace, aprirmi alle emozioni, alla fiducia ed alla gioia, fare di me stessa un canale dell'amore, riuscire ad accettare l'affetto, il sostegno e l'aiuto degli altri, riconoscere, come tale, la mia "luce" ed accoglierla... sono le "lezioni karmiche" che sto cercando di imparare.
Molte le difficoltà...
Quando cado, ad esempio, nell'analisi e nel perfezionismo, alla ricerca della "verità assoluta", tendo, ancora adesso, a sublimare le sensazioni, le emozioni, i sentimenti... verso il piano cerebrale, dove il raziocinio, la ragione, lo sforzo intellettuale... prevalgono sulla spontaneità, sull'immaginazione, sull'originalità...
Nel mio confronto utopistico con "l'ideale", mi ritiro tuttora in un isolamento che rasenta la sconfitta, la mortificazione, la malinconia, l'avvilimento, la depressione...
Nella mia "torre d'avorio" di cercatore spirituale mi proteggo ancor'oggi dalla "cattiveria" del mondo, dall'ostilità, dall'inimicizia, dal malanimo, dall'invadenza, dal plagio, dal potere, dalla prepotenza, dall'ingiustizia, dall'inganno, dalla testardaggine, dall'ostinazione, dall'oltraggio, dalla calunnia, dall'accusa, dall'astio, dal livore, dal rancore...
Il mio intuitivo, lirico misticismo ha avuto la presunzione di escludere dalla sua ricerca il potere vivificante dell'amore terreno...
La mia energia, nonostante i miei sforzi, è, a tutt'oggi, soprattutto psichica, intellettuale...
Questa intensa "fiamma" vitale che circonda la mia aura e mi mette in relazione con la vita del cosmo, con "l'inconscio collettivo", con "l'asse del mondo"... tende, però, a squilibrarsi e ad esaurirsi molto facilmente, lasciandomi spesso inclinata verso terra, spossata, senza forze, stanca, debole, giù di tono, affranta, oppressa, sfinita...
Il sonno e la meditazione mi aiutano a ritrovare la pace di cui tanto ho bisogno...
Il colore che mi dà beneficio, in questo caso, è il violetto, anche se io adoro tutte le sfumature del blu, dal turchese smeraldino fino all'indaco, passando attraverso il cobalto e l'oltremare...
Nato dall'impasto fra il rosso e l'azzurro, il viola rappresenta l'equilibrio fra la terra ed il cielo, fra la percezione fisica ed i sentimenti "alti", fra la natura ed i principi immateriali, fra i sensi e lo spirito, fra l'eros e la saggezza...
La sua vibrazione, adatta alla mia personalità, ridà equilibrio alla mia energia...
Durante l'infanzia ed anche nel periodo dell'adolescenza ho sperimentato fattori, avvenimenti, vicende... che mi hanno umiliato nel profondo, facendomi sentire sola, "orfana", messa in disparte, abbandonata, isolata, diversa, esclusa...
L'ambiente che mi circondava non ha sostenuto la mia precoce curiosità, la mia innata raffinatezza, il mio sentimentale romanticismo... il desiderio di affetto, di calore, di incoraggiamento, di amore... che era in me...
Amareggiata e delusa per non aver ricevuto le attenzioni che, ai miei occhi di bimba, meritavo, ho reagito con un atteggiamento di sfiducia, di diffidenza, di sconforto, di scoramento...
Mi sono ripiegata su me stessa...
Mi sono rifugiata nella solitudine...
Gli altri, non si erano dimostrati all'altezza dei miei principi ed io, nel tentativo di sfuggire alla rabbia ed all'ostilità che stavano invadendo la mia anima, mi ero chiusa nella mia torre d'avorio, fiacca, avvilita e scoraggiata...
Il mio apparente sarcasmo, sottile, amaro, pungente, era solo una difesa al mio profondo bisogno di fiducia, più e più volte deluso...
L'incapacità di ricevere nascondeva il rancore per "i bocconi di cibo" che mi erano stati sottratti, il dispiacere per non aver ricevuto un adeguato sostegno, per non essere stata sorretta...
Avrei voluto, semplicemente, appartenere, essere vista, accettata, amata per quella bambina che ero...
Diventata grande, timida e schiva, avevo difficoltà a manifestare i miei veri sentimenti e, nei rapporti affettivi, non riuscivo mai ad abbandonarmi fino in fondo alla gioia del ricevere...
Tuttora alterno momenti nei quali vorrei fidarmi ciecamente degli altri, a momenti in cui l'antica, eccessiva diffidenza riprende a far da padrona...
Nel tentativo di sottrarmi alla sofferenza, sentendomi, in molte occasioni minacciata, ho preso e, tutt'oggi, a volte, prendo ancora, le distanze dal mondo, filtrando ogni cosa con gli occhi della mente e mantenendomi sempre sulla difensiva...
Questo mio atteggiamento, in passato, ha fatto sì che gli altri mi ritenessero inaccessibile, perennemente arroccata nel mio eremo, nel mio "deserto"... orientata alla rinuncia...
Paragonando ogni cosa ad un modello ideale, la mia fiducia di ingenua fanciulla, il mio entusiasmo di inesperta bambina... rimpiazzati, a poco a poco, dall'amarezza, dalla delusione, dal sarcasmo, dalla provocazione... mi avevano portato in un vicolo cieco...
Presa in questa trappola, passavo da un riserbo totale ad una critica pungente...
Ho dovuto soffrire a lungo prima di capire che, senza l'aiuto del cuore, il potere della mente si rivela implacabile, distruttivo, senza remissione...
Sulla base delle cifre ricavate dal mio nome, dal mio cognome e dalla mia data di nascita è stato possibile tracciare un profilo completo, o quasi, della mia personalità, con talenti "speciali" e non poche difficoltà psicologiche...
I miei stessi pregi, le mie virtù, le mie caratteristiche positive, i miei doni... se portati all'eccesso, si alterano a tal punto da involvere in negativo...
Persino il pensiero, l'etica, il senso di giustizia, la nobiltà d'animo, la grazia, la dedizione, il sacrificio, la spiritualità, il misticismo, l'elevazione, la sapienza, l'illuminazione, l'amore... quando si manifestano in modo esagerato, generano vizi e problemi... come il dubbio, la delusione, l'isolamento, la rinuncia, il senso di colpa, la rimozione, la nostalgia, la tristezza, la melanconia, la depressione, il sarcasmo, la presunzione o il fanatismo...
"LE DUE BAGNANTI" - 1884 WILLIAM ADOLPHE BOUGUEREAU |
Divenire il centro della mia pace, aprirmi alle emozioni, alla fiducia ed alla gioia, fare di me stessa un canale dell'amore, riuscire ad accettare l'affetto, il sostegno e l'aiuto degli altri, riconoscere, come tale, la mia "luce" ed accoglierla... sono le "lezioni karmiche" che sto cercando di imparare.
Molte le difficoltà...
Quando cado, ad esempio, nell'analisi e nel perfezionismo, alla ricerca della "verità assoluta", tendo, ancora adesso, a sublimare le sensazioni, le emozioni, i sentimenti... verso il piano cerebrale, dove il raziocinio, la ragione, lo sforzo intellettuale... prevalgono sulla spontaneità, sull'immaginazione, sull'originalità...
Nel mio confronto utopistico con "l'ideale", mi ritiro tuttora in un isolamento che rasenta la sconfitta, la mortificazione, la malinconia, l'avvilimento, la depressione...
Nella mia "torre d'avorio" di cercatore spirituale mi proteggo ancor'oggi dalla "cattiveria" del mondo, dall'ostilità, dall'inimicizia, dal malanimo, dall'invadenza, dal plagio, dal potere, dalla prepotenza, dall'ingiustizia, dall'inganno, dalla testardaggine, dall'ostinazione, dall'oltraggio, dalla calunnia, dall'accusa, dall'astio, dal livore, dal rancore...
"MIGNON" - 1869 WILLIAM ADOLPHE BOUGUEREAU |
Il mio intuitivo, lirico misticismo ha avuto la presunzione di escludere dalla sua ricerca il potere vivificante dell'amore terreno...
La mia energia, nonostante i miei sforzi, è, a tutt'oggi, soprattutto psichica, intellettuale...
Questa intensa "fiamma" vitale che circonda la mia aura e mi mette in relazione con la vita del cosmo, con "l'inconscio collettivo", con "l'asse del mondo"... tende, però, a squilibrarsi e ad esaurirsi molto facilmente, lasciandomi spesso inclinata verso terra, spossata, senza forze, stanca, debole, giù di tono, affranta, oppressa, sfinita...
Il sonno e la meditazione mi aiutano a ritrovare la pace di cui tanto ho bisogno...
Il colore che mi dà beneficio, in questo caso, è il violetto, anche se io adoro tutte le sfumature del blu, dal turchese smeraldino fino all'indaco, passando attraverso il cobalto e l'oltremare...
Nato dall'impasto fra il rosso e l'azzurro, il viola rappresenta l'equilibrio fra la terra ed il cielo, fra la percezione fisica ed i sentimenti "alti", fra la natura ed i principi immateriali, fra i sensi e lo spirito, fra l'eros e la saggezza...
La sua vibrazione, adatta alla mia personalità, ridà equilibrio alla mia energia...
"PSYCHE" WILLIAM ADOLPHE BOUGUEREAU |
Durante l'infanzia ed anche nel periodo dell'adolescenza ho sperimentato fattori, avvenimenti, vicende... che mi hanno umiliato nel profondo, facendomi sentire sola, "orfana", messa in disparte, abbandonata, isolata, diversa, esclusa...
L'ambiente che mi circondava non ha sostenuto la mia precoce curiosità, la mia innata raffinatezza, il mio sentimentale romanticismo... il desiderio di affetto, di calore, di incoraggiamento, di amore... che era in me...
Amareggiata e delusa per non aver ricevuto le attenzioni che, ai miei occhi di bimba, meritavo, ho reagito con un atteggiamento di sfiducia, di diffidenza, di sconforto, di scoramento...
Mi sono ripiegata su me stessa...
Mi sono rifugiata nella solitudine...
Gli altri, non si erano dimostrati all'altezza dei miei principi ed io, nel tentativo di sfuggire alla rabbia ed all'ostilità che stavano invadendo la mia anima, mi ero chiusa nella mia torre d'avorio, fiacca, avvilita e scoraggiata...
Il mio apparente sarcasmo, sottile, amaro, pungente, era solo una difesa al mio profondo bisogno di fiducia, più e più volte deluso...
L'incapacità di ricevere nascondeva il rancore per "i bocconi di cibo" che mi erano stati sottratti, il dispiacere per non aver ricevuto un adeguato sostegno, per non essere stata sorretta...
Avrei voluto, semplicemente, appartenere, essere vista, accettata, amata per quella bambina che ero...
"BAGNANTE" - 1870 WILLIAM ADOLPHE BOUGUEREAU |
Diventata grande, timida e schiva, avevo difficoltà a manifestare i miei veri sentimenti e, nei rapporti affettivi, non riuscivo mai ad abbandonarmi fino in fondo alla gioia del ricevere...
Tuttora alterno momenti nei quali vorrei fidarmi ciecamente degli altri, a momenti in cui l'antica, eccessiva diffidenza riprende a far da padrona...
Nel tentativo di sottrarmi alla sofferenza, sentendomi, in molte occasioni minacciata, ho preso e, tutt'oggi, a volte, prendo ancora, le distanze dal mondo, filtrando ogni cosa con gli occhi della mente e mantenendomi sempre sulla difensiva...
Questo mio atteggiamento, in passato, ha fatto sì che gli altri mi ritenessero inaccessibile, perennemente arroccata nel mio eremo, nel mio "deserto"... orientata alla rinuncia...
Paragonando ogni cosa ad un modello ideale, la mia fiducia di ingenua fanciulla, il mio entusiasmo di inesperta bambina... rimpiazzati, a poco a poco, dall'amarezza, dalla delusione, dal sarcasmo, dalla provocazione... mi avevano portato in un vicolo cieco...
Presa in questa trappola, passavo da un riserbo totale ad una critica pungente...
Ho dovuto soffrire a lungo prima di capire che, senza l'aiuto del cuore, il potere della mente si rivela implacabile, distruttivo, senza remissione...
"BIBLIS" - 1884 WILLIAM ADOLPHE BOUGUEREAU |
"Non c'è presa di coscienza senza sofferenza.In tutto il mondo la gente arriva a limiti dell'assurdo per evitare di confrontarsi con la propria anima.Non si raggiunge l'illuminazione immaginando figure di luce ,ma portando alla coscienza l'oscurita' interiore.Chi guarda fuori sogna,chi guarda dentro si sveglia.(Carl GustavJung)
RispondiEliminaGrazie, Rosalinda!
EliminaC'è un posto nel cuore
RispondiEliminache non sarà mai riempito.
Uno spazio
Lo conosceremo piu' che mai
C'è un posto nel cuore
che non può essere riempito
E noi aspetteremo
e aspetteremo in quello spazio (C.Bukowski)
Bellissima! Grazie di cuore, Rosalinda!
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