martedì 4 agosto 2015

RIALLINEARSI CON LA VOLONTA' DELL'UNIVERSO...


QUINTO SCRITTO SUL TEMA

NUMEROLOGIA... UN VIAGGIO ALL'INTERNO DI NOI STESSI...


NEI DATI ANAGRAFICI SONO NASCOSTI I NOSTRI TALENTI... LA NOSTRA PERSONALITA'... LO SCOPO DELLA NOSTRA VITA...



LASCIAMOCI AFFASCINARE DAI MISTERI DELLA VITA...
LASCIAMOCI CONDURRE DAL NOSTRO "SENTIRE".. DALLE NOSTRE INTUIZIONI.. DAI NOSTRI SOGNI...
RISPETTIAMO IL DESTINO ED INCHINIAMOCI DAVANTI A TUTTO CIO' CHE E' INCOMPRENSIBILE...



STRALCIO COLLEGATO AI QUATTRO TESTI PRECEDENTI E AGLI OTTO SUCCESSIVI...

"PRIMAVERA" - 1858
WILLIAM ADOLPHE BOUGUEREAU




Ho sempre avvertito il mio innato, forte contatto con tutto ciò che mi circonda, ma, fino ad una certa età, non ho avuto una vera e propria coscienza dell'eredità di questo dono...
Sentivo che il confine fra me e l'ambiente esterno era pressoché inesistente, che assorbivo, come una spugna, ogni sorta di emozioni e di energie, che facevo diventare miei i problemi, i bisogni, le vicissitudini delle persone che avevo tutte attorno, familiari ed amici, ma non riuscivo a vedere questo mio potenziale come un talento dello spirito, anzi, cercavo di mantenermi, il più possibile, in superficie, per paura di soffrire, di non riuscire a dominare gli eventi, di perdere il controllo della situazione, di soccombere alla mia virtù...
"LA CONCHIGLIA" - 1871
WILLIAM ADOLPHE BOUGUEREAU


In certe giornate, arrivavo a percepire me stessa sciolta in un'unica soluzione di coscienza con il mondo intero ed, in questa soluzione, come in un processo di osmosi, avevo l'impressione di poter "ascoltare" ed assorbire tutta la tristezza, l'apprensione, l'inquietudine, lo smarrimento, la malinconia, lo sconcerto, il disorientamento, la confusione, il timore, la preoccupazione, il turbamento, la paura, la sofferenza, il dolore, l'oppressione, lo sconforto, l'angoscia... delle più remote estremità della terra... 
Un passaggio spontaneo attraverso le "membrane" permeabili dei miei corpi energetici sottili... Un continuo contatto...
"LA TEMPESTA" - 1874
WILLIAM ADOLPHE BOUGUEREAU


Presa nella trappola della paura, rinchiudevo il mio "dono" in una stanza remota, nel buio più profondo del mio inconscio, mentre, l'universo della coscienza, continuava ad inviarmi, incessante, i suoi segnali, sotto forma di intuizioni, di sogni, di premonizioni, che io subito filtravo con la censura della mente razionale...
In questa situazione, mi ritrovavo ad accettare, come reali, solo quei concetti che potevano essere espressi tramite i paradigmi, i modelli, gli esempi della scienza...
Ma, siccome è risaputo che, quando noi rimuoviamo, buttandolo dalla finestra, un qualcosa che ci appartiene, che è nostro o che ci è stato donato... questo qualcosa, prima o poi, ritornerà a noi, entrando dalla porta principale del nostro essere, possedendoci e governandoci più di prima... così, ben presto, la mia apatica noncuranza verso i doni ricevuti, la mia indifferenza adolescenziale ai temi del misticismo, il mio razionale scetticismo giovanile, il continuo rinnegare la mia origine spirituale... sono diventati, improvvisamente, o, meglio, sono ritornati ad essere quello che erano... connessione, correlazione, contatto, partecipazione, passione, fede, trascendenza, illuminazione... 
"SOLA AL MONDO"
WILLIAM ADOLPHE BOUGUEREAU


Ho ricontattato le forze dinamiche dell'inconscio collettivo... coscienza comune a tutta l'umanità, condivisa da popoli geograficamente lontanissimi fra loro, eppur così vicini... stesse le leggende, identici i miti, uguali i racconti tramandati, di generazione in generazione, da padre in figlio, fin dai tempi del diluvio universale...
Ho ripreso a relazionarmi con le forze dell'inconscio familiare... tracce vive ed indelebili di preziose memorie ancestrali lasciate dai nostri antenati in eredità ad ognuno di noi...
Ho recuperato l'amore e la compassione e ho permesso loro di espandersi, di nuovo, nel mio cuore.
Ho capito che, coltivando la mente in modo unilaterale, correvo il rischio di proiettare "sarcasmo" e "cinismo" nella realtà circostante.
Ho iniziato ad accettare persone e situazioni così come mi arrivavano, semplicemente. 
Ho ripreso a coltivare la qualità della gratitudine, ringraziando tutti e tutto, come mi avevano insegnato a fare i miei genitori quando ero bambina.
Mi sono riallineata con la volontà dell'universo, lasciandomi guidare, fiduciosa, dalla sua energia .
Ho benedetto le persone che, in passato, mi avevano deluso e le ho affidate al sentiero della loro evoluzione.
Ho moderato, di gran lunga, la brutta, inutile abitudine a giudicare, a criticare, a condannare...
Motivata dall'amore, ho ricominciato a sorridere e ad aver fiducia nell'esistenza che, dopo tutto, si è sempre presa cura di me.
Ho ripreso ad investigare, affascinata, i misteri della vita, lasciandomi condurre dalle mie intuizioni, dai miei sogni, dal mio "sentire", rispettando il destino ed inchinandomi davanti a tutto ciò che è incomprensibile...
"GIOVANE RAGAZZA PROVENIENTE DALLA BOEMIA" - 1890
WILLIAM ADOLPHE BOUGUEREAU


2 commenti:

  1. L'incomprensibile ci spinge verso la conoscenza..la chiarezza...il desiderio impellente di verita'.un simbolico "togliere il velo"che ci immerge in un ignoto alfabeto che potrebbe riservare sorprese...delusioni o contrapposte sensazioni di euforia mentale..Scoprire,ripercorrere le proprie strade..immaginare oltre la porta un mondo negato finora..il vedere la propria identita'in tinte sconosciute...il prenderne coscienza..quasi novella Alice in un Paese delle meraviglie..con cui devi fare i conti se vuoi diventare grande..tutto nel Tempo dilatato ,senza orologi,senza ore scandite dalla quotidianita'..in un caleidoscopio di frammenti e specchi,,dove vedi l'acqua cristallina e il riflesso d'opale....ed in questa atemporalita' finalmente scopri l'essenza del tuo essere..finalmente hai raggiunto l'inizio di una spirale che e' la tua vita..che sei tu....Un abbraccio Dandi

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    1. Ti ringrazio, Rosalinda! Le tue parole riescono ad evocare immagini inattese che sorprendono, stupiscono, lasciano meravigliati, tanto è il colore, la poesia, la magia del loro paradossale linguaggio metaforico... Un abbraccio di cuore, carissima Dandi! Giuseppina

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