VENTICINQUESIMO SCRITTO SUL TEMA
MI VENGONO INCONTRO DAL PASSATO.. TENDENDOMI LA MANO..
ESISTE, FRA TUTTI GLI INDIVIDUI DEL PIANETA, VIVENTI E NON, UNA CONNESSIONE PROFONDA, DA INCONSCIO AD INCONSCIO, DA CUORE A CUORE, ATTRAVERSO LO SPAZIO ED ATTRAVERSO IL TEMPO...
INDIPENDENTEMENTE DAL FATTO CHE ESISTA, OPPURE NO, COMUNICAZIONE VERBALE FRA INDIVIDUO ED INDIVIDUO, VICINANZA, OPPURE GRANDE DISTANZA, NELLO SPAZIO E PERSINO NEL TEMPO, FRA PERSONA E PERSONA, NOI TUTTI, IL PIU' DELLE VOLTE A NOSTRA INSAPUTA, RIUSCIAMO A COMUNICARE FRA DI NOI DA PENSIERO A PENSIERO, DA INCONSCIO AD INCONSCIO, IN FORMA TELEPATICA, ATTRAVERSO I "CAMPI MORFOGENETICI", CONDIVISIONE COLLETTIVA DELLA MEMORIA DELL'UNIVERSO, ARCHIVIO COSMICO DI TUTTO CIO' CHE SI E' VISSUTO FIN QUI, FEDELTA' ASSOLUTA CHE CONTIENE IN SE' TUTTI I NOSTRI PASSI, TUTTI I NOSTRI RICORDI... LE ESPERIENZE PERSONALI, I FATTI FAMILIARI, GLI EVENTI GLOBALI CHE RISALGONO ALLA NOTTE DEI TEMPI...
Le eredità familiari e quelle collettive non ci vengono trasmesse soltanto attraverso i geni, ma arrivano a noi anche grazie ai "campi morfici"...
Esiste una sorta di memoria collettiva di ogni specie... una profondità in cui tutto confluisce... un luogo dove nulla va perso... uno spazio fuori dal tempo, dove passato e futuro diventano identici... materia eterica nella quale sono incisi tutti i nostri ricordi e quelli dell'intera umanità... parte sommersa di un iceberg che si relaziona continuamente con noi senza essere visto... serbatoio immenso che lo psicoanalista svizzero Carl Gustav Jung ha chiamato "inconscio collettivo"... che le tradizioni orientali, visualizzando giganteschi registri immaginari, hanno chiamato "annali dell'Akasha"... ciclopici libri dove si conservano i "verbali" di tutti gli eventi accaduti sul pianeta, giorno dopo giorno, mese dopo mese, anno dopo anno...
I "campi morfici" si arricchiscono attraverso ogni nuovo individuo che discende dalla sua specie e, a sua volta, ogni nuovo individuo generato, si ritrova automaticamente collegato a questa memoria e ne è arricchito.
Molte "lezioni" che noi pensiamo di aver imparato, nel corso della nostra attuale esistenza, tramite la fatica, la sofferenza, lo studio e la volontà, sono, invece, "talenti" che abbiamo ereditato da altri, "doni" che altre persone ci hanno passato tramite la memoria collettiva del "campo morfogenetico" della nostra specie.
Può capitare, a volte, di incappare, anche solo per un secondo, in situazioni nelle quali si entra spontaneamente in contatto con questa profondità, con questa dimensione "sottile"...
In questi attimi, rari e preziosi, possiamo toccare, fin nell'anima, un "qualcosa di più grande" e riconoscere ordini nascosti che si moltiplicano simmetricamente nello spazio... infinite ripetizioni di una stessa realtà... "frattali" ogni volta leggermente diversi ed ogni volta così uguali fra di loro.. usciti da uno stesso "stampo".. costruiti alla stessa, identica maniera.. sul modello della "madre" che li ha generati... a sua immagine e somiglianza.. a suo perenne, leale ricordo... riproduzione, senza fine, di una stessa struttura, ripetizione sempiterna di uno stesso ordine... fedeltà all'origine... futuro che si va a sovrapporre al passato... spazio che si libera dalle catene del tempo... antico, eterno, infinito presente...
Nei momenti in cui, si lascia, per un attimo, il corpo fisico per raggiungere questa dimensione sottile, si avverte immediatamente che ciò che accadeva tremila, settemila, dodicimila anni fa è altrettanto presente di quello che noi, oggi, chiamiamo presente e che tutto è collegato a tutto...
rivolo sottile che, dalla fonte, discende giù fino al piano e che un leggero filo di vento, impalpabile come seta, trasporta in tutte le direzioni, trascinandolo fino a noi, anime sperdute in luoghi lontanissimi...
Nel giro di un secondo, si comprende, allora, il vero significato di quello che la gente chiama "contesto relazionale", di quella sorta di forza, di fluido, di energia che agisce tra una persona e l'altra, tra una e più persone, tra queste ed una qualsivoglia stirpe dell'intera umanità, indipendentemente dal fatto che esista, oppure no, una comunicazione verbale fra di loro, una vicinanza nello spazio e nel tempo...
E' il potere di trasmettere ad altri la nostra realtà, il nostro pensiero, la nostra volontà e di ricevere da altri le loro verità, i loro desideri, le loro conoscenze...
legname fluitante affidato alla corrente del fiume per essere trasportato...
Ognuno di noi si relaziona sempre in azione reciproca con il proprio ambiente, con i componenti della sua famiglia, con quelli del suo gruppo sociale, con l'umanità tutta... ma spesso noi lo dimentichiamo...
L'azione reciproca è proprio il centro e il fulcro di ogni relazione, sia che si tratti di tutto ciò che accade tra organi ed arti dentro il nostro corpo, tra le nostre idee e le nostre azioni dentro la nostra psiche, tra parti della nostra personalità... tra membri della nostra famiglia... della nostra stirpe... della nostra etnia..... tra popoli dell'intera umanità..
Ogni trasformazione individuale comporta una modificazione del sistema di appartenenza, e chi si trova all'interno di questa struttura ne viene inevitabilmente coinvolto...
Ciò che ognuno di noi fa, si ripercuote su tutti gli altri componenti della specie, "risuonando" pressoché senza limiti nello spazio circostante..
Ogni nostra azione ha un impatto sul tutto e il tutto "riecheggia" su di noi...
Tutte le nostre verità influenzano l'ambiente circostante... a loro volta condizionate da esso...
E il bello è che le acquisizioni degli uni si trasmettono agli altri senza che sia stata pronunciata una sola parola...
La scrittrice canadese Alice Munro, che, nel 2013, è stata insignita del "Premio Nobel per la Letteratura", dice che noi crediamo di pensare con la nostra testa, ma che, in realtà, le tendenze che, a noi, sembrano più nostre, più radicate in noi stessi, anche le più intime e le più speciali, è come se ci arrivassero dall'esterno sotto forma di spore trascinate dalla forza del vento in cerca di un posto che le possa accogliere per depositarvisi...
E, anche se viviamo in luoghi sperduti, in apparenza impermeabili ad un qualsiasi tipo di cambiamento, le nostre idee finiranno per echeggiare concetti in voga nei nostri tempi, prese di posizione in linea con la moda dell'epoca nella quale viviamo...
Qualsiasi mutamento da qualche parte genera, dunque, un immediato mutamento nel tutto...
Edward Lorenz, nell'ormai lontano, ma forse ancora così vicino, 1970, mentre studiava le previsioni del tempo, disse che un battito d'ali di farfalla in Amazzonia, era in grado di produrre un tornado in Texas...
L'esempio sembrò, allora, paradossale, enfatico, esagerato, ma, negli anni '80, a distanza di poco più di un decennio da quell'affermazione che aveva fatto tanto scalpore, il fatto fu verificato e questa reale possibilità venne studiata ed applicata a tutti gli altri fenomeni complessi, naturali e non...
Anche il più piccolo degli avvenimenti è in grado, dunque, di cambiare il tutto...
Il biologo inglese Rupert Sheldrake, classe 1942, dice che la coscienza umana, i ricordi personali, il senso dell'io.. sono tutte realtà che sopravvivono alla morte biologica..
Lo studioso afferma che esistono "campi di ricordo" memorizzati in uno spazio di informazione esterno al nostro cervello, ai quali è possibile accedere mediante il nostro cervello.. Dice che ciascun membro di ogni specie è in grado di attingere alla memoria collettiva del suo sistema, di sintonizzarsi con i membri passati della sua specie e, a sua volta, di contribuire allo sviluppo della specie stessa...
Dichiara che esiste una sorta di "risonanza" che fa sì che le attività di un individuo, i suoi sogni, le sue esperienze, i suoi stati di coscienza.. possano essere trasferiti da un inconscio all'altro...
Rende noto che questo meccanismo assicura la capacità di condivisione di tutte le realtà che gli organismi del pianeta hanno acquisito e continuano ad acquisire nel corso del loro processo evolutivo e che le abitudini condivise sembrano "risuonare" all'interno di ogni specie vivente, creando la possibilità di un apprendimento collettivo, anche in spazi diversi e lontani...
Se un certo numero di persone sviluppa alcune proprietà, siano esse organiche, comportamentali o psicologiche, queste verranno automaticamente acquisite anche dagli altri membri della stessa specie.
Così, se una buona parte dell'umanità riuscisse a raggiungere un buon livello di consapevolezza e di elevazione spirituale, questa stessa coscienza si estenderebbe, per "risonanza morfica", ad altri gruppi, coinvolgendo l'intero pianeta.
Le eredità familiari e quelle collettive non ci vengono trasmesse soltanto attraverso i geni, ma arrivano a noi anche grazie ai "campi morfici"...
Esiste una sorta di memoria collettiva di ogni specie... una profondità in cui tutto confluisce... un luogo dove nulla va perso... uno spazio fuori dal tempo, dove passato e futuro diventano identici... materia eterica nella quale sono incisi tutti i nostri ricordi e quelli dell'intera umanità... parte sommersa di un iceberg che si relaziona continuamente con noi senza essere visto... serbatoio immenso che lo psicoanalista svizzero Carl Gustav Jung ha chiamato "inconscio collettivo"... che le tradizioni orientali, visualizzando giganteschi registri immaginari, hanno chiamato "annali dell'Akasha"... ciclopici libri dove si conservano i "verbali" di tutti gli eventi accaduti sul pianeta, giorno dopo giorno, mese dopo mese, anno dopo anno...
I "campi morfici" si arricchiscono attraverso ogni nuovo individuo che discende dalla sua specie e, a sua volta, ogni nuovo individuo generato, si ritrova automaticamente collegato a questa memoria e ne è arricchito.
Molte "lezioni" che noi pensiamo di aver imparato, nel corso della nostra attuale esistenza, tramite la fatica, la sofferenza, lo studio e la volontà, sono, invece, "talenti" che abbiamo ereditato da altri, "doni" che altre persone ci hanno passato tramite la memoria collettiva del "campo morfogenetico" della nostra specie.
Può capitare, a volte, di incappare, anche solo per un secondo, in situazioni nelle quali si entra spontaneamente in contatto con questa profondità, con questa dimensione "sottile"...
In questi attimi, rari e preziosi, possiamo toccare, fin nell'anima, un "qualcosa di più grande" e riconoscere ordini nascosti che si moltiplicano simmetricamente nello spazio... infinite ripetizioni di una stessa realtà... "frattali" ogni volta leggermente diversi ed ogni volta così uguali fra di loro.. usciti da uno stesso "stampo".. costruiti alla stessa, identica maniera.. sul modello della "madre" che li ha generati... a sua immagine e somiglianza.. a suo perenne, leale ricordo... riproduzione, senza fine, di una stessa struttura, ripetizione sempiterna di uno stesso ordine... fedeltà all'origine... futuro che si va a sovrapporre al passato... spazio che si libera dalle catene del tempo... antico, eterno, infinito presente...
Nei momenti in cui, si lascia, per un attimo, il corpo fisico per raggiungere questa dimensione sottile, si avverte immediatamente che ciò che accadeva tremila, settemila, dodicimila anni fa è altrettanto presente di quello che noi, oggi, chiamiamo presente e che tutto è collegato a tutto...
rivolo sottile che, dalla fonte, discende giù fino al piano e che un leggero filo di vento, impalpabile come seta, trasporta in tutte le direzioni, trascinandolo fino a noi, anime sperdute in luoghi lontanissimi...
Nel giro di un secondo, si comprende, allora, il vero significato di quello che la gente chiama "contesto relazionale", di quella sorta di forza, di fluido, di energia che agisce tra una persona e l'altra, tra una e più persone, tra queste ed una qualsivoglia stirpe dell'intera umanità, indipendentemente dal fatto che esista, oppure no, una comunicazione verbale fra di loro, una vicinanza nello spazio e nel tempo...
E' il potere di trasmettere ad altri la nostra realtà, il nostro pensiero, la nostra volontà e di ricevere da altri le loro verità, i loro desideri, le loro conoscenze...
legname fluitante affidato alla corrente del fiume per essere trasportato...
Ognuno di noi si relaziona sempre in azione reciproca con il proprio ambiente, con i componenti della sua famiglia, con quelli del suo gruppo sociale, con l'umanità tutta... ma spesso noi lo dimentichiamo...
L'azione reciproca è proprio il centro e il fulcro di ogni relazione, sia che si tratti di tutto ciò che accade tra organi ed arti dentro il nostro corpo, tra le nostre idee e le nostre azioni dentro la nostra psiche, tra parti della nostra personalità... tra membri della nostra famiglia... della nostra stirpe... della nostra etnia..... tra popoli dell'intera umanità..
Ogni trasformazione individuale comporta una modificazione del sistema di appartenenza, e chi si trova all'interno di questa struttura ne viene inevitabilmente coinvolto...
Ciò che ognuno di noi fa, si ripercuote su tutti gli altri componenti della specie, "risuonando" pressoché senza limiti nello spazio circostante..
Ogni nostra azione ha un impatto sul tutto e il tutto "riecheggia" su di noi...
Tutte le nostre verità influenzano l'ambiente circostante... a loro volta condizionate da esso...
E il bello è che le acquisizioni degli uni si trasmettono agli altri senza che sia stata pronunciata una sola parola...
La scrittrice canadese Alice Munro, che, nel 2013, è stata insignita del "Premio Nobel per la Letteratura", dice che noi crediamo di pensare con la nostra testa, ma che, in realtà, le tendenze che, a noi, sembrano più nostre, più radicate in noi stessi, anche le più intime e le più speciali, è come se ci arrivassero dall'esterno sotto forma di spore trascinate dalla forza del vento in cerca di un posto che le possa accogliere per depositarvisi...
E, anche se viviamo in luoghi sperduti, in apparenza impermeabili ad un qualsiasi tipo di cambiamento, le nostre idee finiranno per echeggiare concetti in voga nei nostri tempi, prese di posizione in linea con la moda dell'epoca nella quale viviamo...
Qualsiasi mutamento da qualche parte genera, dunque, un immediato mutamento nel tutto...
Edward Lorenz, nell'ormai lontano, ma forse ancora così vicino, 1970, mentre studiava le previsioni del tempo, disse che un battito d'ali di farfalla in Amazzonia, era in grado di produrre un tornado in Texas...
L'esempio sembrò, allora, paradossale, enfatico, esagerato, ma, negli anni '80, a distanza di poco più di un decennio da quell'affermazione che aveva fatto tanto scalpore, il fatto fu verificato e questa reale possibilità venne studiata ed applicata a tutti gli altri fenomeni complessi, naturali e non...
Anche il più piccolo degli avvenimenti è in grado, dunque, di cambiare il tutto...
Il biologo inglese Rupert Sheldrake, classe 1942, dice che la coscienza umana, i ricordi personali, il senso dell'io.. sono tutte realtà che sopravvivono alla morte biologica..
Lo studioso afferma che esistono "campi di ricordo" memorizzati in uno spazio di informazione esterno al nostro cervello, ai quali è possibile accedere mediante il nostro cervello.. Dice che ciascun membro di ogni specie è in grado di attingere alla memoria collettiva del suo sistema, di sintonizzarsi con i membri passati della sua specie e, a sua volta, di contribuire allo sviluppo della specie stessa...
Dichiara che esiste una sorta di "risonanza" che fa sì che le attività di un individuo, i suoi sogni, le sue esperienze, i suoi stati di coscienza.. possano essere trasferiti da un inconscio all'altro...
Rende noto che questo meccanismo assicura la capacità di condivisione di tutte le realtà che gli organismi del pianeta hanno acquisito e continuano ad acquisire nel corso del loro processo evolutivo e che le abitudini condivise sembrano "risuonare" all'interno di ogni specie vivente, creando la possibilità di un apprendimento collettivo, anche in spazi diversi e lontani...
Se un certo numero di persone sviluppa alcune proprietà, siano esse organiche, comportamentali o psicologiche, queste verranno automaticamente acquisite anche dagli altri membri della stessa specie.
Così, se una buona parte dell'umanità riuscisse a raggiungere un buon livello di consapevolezza e di elevazione spirituale, questa stessa coscienza si estenderebbe, per "risonanza morfica", ad altri gruppi, coinvolgendo l'intero pianeta.
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