TREDICESIMO SCRITTO SUL TEMA
PAGHIAMO PEGNO AL PASSATO.. FINCHE' NON SI E' CANCELLATO IL DEBITO...
I DANNI ANDREBBERO SEMPRE RISARCITI E I CONTI SUFFICIENTEMENTE PAREGGIATI...
QUANDO CI TROVIAMO COSTRETTI A SUBIRE UN TORTO, PER RISTABILIRE UN SUFFICIENTE, SANO EQUILIBRIO FRA NOI CHE SIAMO STATI OFFESI E CHI CI HA OFFESO, DOBBIAMO CERCARE, INSIEME AL NOSTRO DEBITORE, UN MODO SODDISFACENTE PER COMPENSARE IL DANNO CHE LUI HA PERPETRATO NEI NOSTRI CONFRONTI...
SE QUESTO ATTO RIPARATORE NON VIENE PORTATO A TERMINE E NON VIENE DATO IL VIA AD UN RECIPROCO NUOVO INIZIO, IL RISENTIMENTO COVATO DALLA VITTIMA (O DALLE PERSONE CHE DA LEI DISCENDONO) NEI CONFRONTI DELL'AGGRESSORE DARA' INIZIO AD UNA GUERRA FRATRICIDA CHE FARA' AMMALARE ENTRAMBE LE PARTI IN CAUSA...
Se pretendiamo un giusto "risarcimento" da chi ci ha fatto del male, allora la relazione fra le due parti in causa può anche ritornare in ordine, l'equilibrio si può anche ristabilire, il rapporto di eguaglianza può, in un certo qual modo, reinstaurarsi...
Se, invece, ci riteniamo semplicemente "troppo buoni" in confronto ai "cattivi" e li perdoniamo con disprezzo dall'alto della nostra superiorità, i "cattivi" non potranno più fare nulla per rimettersi alla pari con noi e diventeranno ancora più "cattivi" nei nostri confronti...
Questa è una sana esigenza di compensazione che non va assolutamente confusa con il desiderio di vendetta...
E' una legge universale che esiste sia nel bene che nel male...
La sperimentiamo tutti i giorni, dentro le mura domestiche, nei rapporti con i nostri familiari, dove, per far regnare l'amore, dobbiamo compensare nel bene... dando all'altro qualcosa di più, ricambiando l'affetto che ci è stato offerto con qualcosa di leggermente superiore... e anche dove, per rimediare al male che ci è stato inflitto, dobbiamo compensare, se pur in modo minimo, nel male... dando all'altro qualcosa di meno ed esigendo un piccolo, soddisfacente risarcimento, magari anche "solo" verbale...
Per salvare una relazione fra due parti, marito e moglie, fratello e sorella, amici o compagni di scuola.. bisogna fare veramente molta attenzione al fatto che il "male" che riteniamo di dover infliggere all'altro, sia davvero sempre inferiore al male che ci ha arrecato lui.. pena il riacutizzarsi del conflitto...
Così, se riceveremo un bacio, ne renderemo uno e mezzo... Se riceveremo un torto, ne renderemo solo mezzo... o, meglio, troveremo un giusto modo per compensarlo, per pareggiare i conti, per ristabilire l'ordine, la pace e l'armonia, per riguadagnare fiducia, ma sempre cercando di "andare incontro", non di "dare contro"...
Questo dare e questo prendere, nel bene come nel male, ricucisce i rapporti, li riallaccia, li rinsalda, li fortifica...
Chi si ritiene troppo buono e rinuncia ad agire, distrugge la relazione...
All'interno di un rapporto hanno luogo continui scambi... di sostegno fornito o, viceversa, negato nei momenti di crisi, di manifestazioni di assenso o, al contrario, di dissenso, di favori offerti e di favori ricevuti, di prestazioni e di compensi...
Il contributo di ciascuno deve essere assolutamente riconosciuto e ricompensato se si vuole che questo flusso di scambi mantenga il suo giusto equilibrio...
I mancati riconoscimenti portano sempre a malcontenti e a disequilibri...
Tutti quanti noi abbiamo richiamato, almeno una volta, nel corso della nostra esistenza, cercandolo inconsapevolmente nella nostra ascendenza familiare, sia il ruolo della vittima che quello dell'aggressore e sappiamo quanto è difficile cercare di bilanciare debiti e crediti per mantenere in equilibrio il "dare" ed il "ricevere" in una relazione...
E' molto importante, sì, pretendere un piccolo risarcimento da chi ci ha offeso se vogliamo ristabilire un rapporto con lui... però, se esageriamo con le richieste perché ci sentiamo assolutamente nel giusto, allora il male inflitto si tramuta in guerra ed i suoi effetti deleteri si ripercuotono, senza fine, su entrambe le parti in causa e su chi, da loro, discende...
Se questo gioco di equilibri è già così difficile da mettere in pratica all'interno della cerchia dei familiari, dei parenti, dei compagni di scuola e degli amici... figuratevi quanto può diventare difficile trasportato a livello di stati, di popolazioni, di continenti, di umanità tutta intera...
Quasi tutte le nazioni del mondo hanno sperimentato, nel corso dei secoli, sia il ruolo di vittime innocenti sterminate da feroci aggressori, sia il ruolo di feroci aggressori che hanno sterminato vittime innocenti... e tutto quello che, nel passato, non ha trovato soluzione, è ancora vivo, oggi, nel presente...
Sarebbe bello poter chiedere perdono.....
Ma come è possibile riuscire a risarcire tutti i popoli del pianeta del male che, nel tempo, è stato fatto loro?
SE QUESTO ATTO RIPARATORE NON VIENE PORTATO A TERMINE E NON VIENE DATO IL VIA AD UN RECIPROCO NUOVO INIZIO, IL RISENTIMENTO COVATO DALLA VITTIMA (O DALLE PERSONE CHE DA LEI DISCENDONO) NEI CONFRONTI DELL'AGGRESSORE DARA' INIZIO AD UNA GUERRA FRATRICIDA CHE FARA' AMMALARE ENTRAMBE LE PARTI IN CAUSA...
DETTAGLIO DELLA PRIMA VERSIONE DE "IL BACIO", QUELLA DEL 1859, LA MIA PREFERITA... FRANCESCO HAYEZ (VENEZIA, 10 FEBBRAIO 1791 - MILANO, 21 DICEMBRE 1882) |
Se pretendiamo un giusto "risarcimento" da chi ci ha fatto del male, allora la relazione fra le due parti in causa può anche ritornare in ordine, l'equilibrio si può anche ristabilire, il rapporto di eguaglianza può, in un certo qual modo, reinstaurarsi...
Se, invece, ci riteniamo semplicemente "troppo buoni" in confronto ai "cattivi" e li perdoniamo con disprezzo dall'alto della nostra superiorità, i "cattivi" non potranno più fare nulla per rimettersi alla pari con noi e diventeranno ancora più "cattivi" nei nostri confronti...
Questa è una sana esigenza di compensazione che non va assolutamente confusa con il desiderio di vendetta...
E' una legge universale che esiste sia nel bene che nel male...
La sperimentiamo tutti i giorni, dentro le mura domestiche, nei rapporti con i nostri familiari, dove, per far regnare l'amore, dobbiamo compensare nel bene... dando all'altro qualcosa di più, ricambiando l'affetto che ci è stato offerto con qualcosa di leggermente superiore... e anche dove, per rimediare al male che ci è stato inflitto, dobbiamo compensare, se pur in modo minimo, nel male... dando all'altro qualcosa di meno ed esigendo un piccolo, soddisfacente risarcimento, magari anche "solo" verbale...
DETTAGLIO DELLA PRIMA VERSIONE DE "IL BACIO" DI FRANCESCO HAYEZ |
Per salvare una relazione fra due parti, marito e moglie, fratello e sorella, amici o compagni di scuola.. bisogna fare veramente molta attenzione al fatto che il "male" che riteniamo di dover infliggere all'altro, sia davvero sempre inferiore al male che ci ha arrecato lui.. pena il riacutizzarsi del conflitto...
Così, se riceveremo un bacio, ne renderemo uno e mezzo... Se riceveremo un torto, ne renderemo solo mezzo... o, meglio, troveremo un giusto modo per compensarlo, per pareggiare i conti, per ristabilire l'ordine, la pace e l'armonia, per riguadagnare fiducia, ma sempre cercando di "andare incontro", non di "dare contro"...
"IL BACIO" - PARTICOLARE DELLA PRIMA VERSIONE - 1859 FRANCESCO HAYEZ (VENEZIA 1791 - MILANO 1882) |
Questo dare e questo prendere, nel bene come nel male, ricucisce i rapporti, li riallaccia, li rinsalda, li fortifica...
Chi si ritiene troppo buono e rinuncia ad agire, distrugge la relazione...
All'interno di un rapporto hanno luogo continui scambi... di sostegno fornito o, viceversa, negato nei momenti di crisi, di manifestazioni di assenso o, al contrario, di dissenso, di favori offerti e di favori ricevuti, di prestazioni e di compensi...
Il contributo di ciascuno deve essere assolutamente riconosciuto e ricompensato se si vuole che questo flusso di scambi mantenga il suo giusto equilibrio...
I mancati riconoscimenti portano sempre a malcontenti e a disequilibri...
Tutti quanti noi abbiamo richiamato, almeno una volta, nel corso della nostra esistenza, cercandolo inconsapevolmente nella nostra ascendenza familiare, sia il ruolo della vittima che quello dell'aggressore e sappiamo quanto è difficile cercare di bilanciare debiti e crediti per mantenere in equilibrio il "dare" ed il "ricevere" in una relazione...
E' molto importante, sì, pretendere un piccolo risarcimento da chi ci ha offeso se vogliamo ristabilire un rapporto con lui... però, se esageriamo con le richieste perché ci sentiamo assolutamente nel giusto, allora il male inflitto si tramuta in guerra ed i suoi effetti deleteri si ripercuotono, senza fine, su entrambe le parti in causa e su chi, da loro, discende...
Se questo gioco di equilibri è già così difficile da mettere in pratica all'interno della cerchia dei familiari, dei parenti, dei compagni di scuola e degli amici... figuratevi quanto può diventare difficile trasportato a livello di stati, di popolazioni, di continenti, di umanità tutta intera...
Quasi tutte le nazioni del mondo hanno sperimentato, nel corso dei secoli, sia il ruolo di vittime innocenti sterminate da feroci aggressori, sia il ruolo di feroci aggressori che hanno sterminato vittime innocenti... e tutto quello che, nel passato, non ha trovato soluzione, è ancora vivo, oggi, nel presente...
Sarebbe bello poter chiedere perdono.....
Ma come è possibile riuscire a risarcire tutti i popoli del pianeta del male che, nel tempo, è stato fatto loro?
"IL BACIO" - PRIMA VERSIONE - 1859 FRANCESCO HAYEZ (VENEZIA 1791 - MILANO 1882) |
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