mercoledì 15 luglio 2015

IL VIOLETTO.. POTENZA E QUIETE DELLO SPIRITO


QUARTO SCRITTO SUL TEMA

"DI CHE COLORE SEI?"




IL POTERE TERAPEUTICO DEI COLORI


Il violetto è il colore legato, da sempre, ai sacri cerimoniali, ai rituali religiosi, alle confraternite, ai riti degli iniziati, al misticismo, alla preghiera, alla meditazione, alla contemplazione, al silenzio che apre all'intuizione, alla potenza ed alla quiete dello spirito, al sovrannaturale... agli incantesimi, alla magia, agli alchimisti, alle erboriste ed alle streghe... al sonno, al sogno, all'inconscio... alla fantasia, all'immaginazione... all'ispirazione, alla creatività artistica... alla forza delle emozioni, alla sensibilità estrema... a volte all'incertezza, al pentimento, alla tristezza... a volte anche alla sventura... al desiderio di distrarsi per non guardare in faccia la cruda realtà...
Il violetto nasce dall'unione tra il rosso e l'azzurro e, simbolicamente, rappresenta l'equilibrio fra la terra ed il cielo, fra i sensi e la spiritualità, fra l'eros e la saggezza...
L'AMETISTA... UN QUARZO CHE RICHIAMA LE MILLE SFUMATURE DEL VIOLA...
Nello spettro luminoso si trova all'estremo limite della gamma dei colori visibili... ultimo dei colori dell'iride... vicino alle radiazioni ultraviolette...
IL VIOLA DELL'AMETISTA, INDOSSATO, RAFFORZA LA NOSTRA DIGNITA'... RIANIMA IL RISPETTO DI NOI STESSI... RAVVIVA CIO' CHE E' PICCOLO E UMILE... NUTRE IL NOSTRO SPIRITO... CI AIUTA A RITROVARE LA NOSTRA VERA IDENTITA'...
In Oriente è messo in relazione al settimo chakra, quello della corona, chiamato anche "loto dai mille petali", sede della ghiandola pineale... una porta fra la nostra mente ed il cosmo...
IL VIOLA DELLA LAVANDA CIRCONDA L'ABBAZIA DI SENANQUE... IN PROVENZA...
A livello della psiche, il violetto attenua i disturbi nervosi e mentali quando prevalgono irritazione, eccitabilità ed insonnia...
A livello del corpo, regola la pressione sanguigna e la circolazione linfatica e calma l'appetito...
L'AUSTERA ABBAZIA CISTERCENSE DI "NOTRE- DAME DE SENANQUE",
NEL SUD DELLA FRANCIA, E' FAMOSA PER I SUOI CAMPI  DI LAVANDA...
IL COLORE DI QUESTI FIORI E' LO STESSO CHE EMANA
DAL CENTRO SPIRITUALE POSTO SOPRA LA NOSTRA TESTA...
Se è tenue è il colore dei grappoli fioriti del glicine... Se è scuro e vellutato è il colore delle viole mammole e di quelle del pensiero...
Unito al rosa è il colore dei fiori di lillà... 
Unito al fucsia, al porpora e al magenta è il colore sgargiante delle vivaci brattee che coprono i fiori della bougainvillea... 
Se è intenso e brillante è il colore dell'ametista... fiore della terra.. cristallo dalle mille gradazioni.. 
Se richiama il blu è il colore degli iris, delle bacche di ginepro, delle prugne e dei mirtilli... 
E' il colore dei grappoli d'uva matura...delle more di rovo e di quelle di gelso...
E' il colore dei campi di lavanda che abbracciano l'antica abbazia di Sénanque, fondata, in Provenza, nel lontano Millecentoquarantasei... ed ancora intatta...
E' il colore della luce che filtra armoniosamente attraverso  le antiche, artistiche vetrate delle cattedrali gotiche... come quella di "Notre- Dame", a Parigi... tra le più belle al mondo... 
I rosoni di queste chiese, attivati, uno dopo l'altro, su tutto il territorio dell'Europa medioevale, erano stati progettati con la precisa intenzione di portare la luce divina sulla terra, secondo un disegno che rispecchiava l'armonia del cosmo... 
Il chiarore violetto, frutto di un antico processo alchemico, rafforzato dal silenzio delle cattedrali ed unito alla contemplazione della struttura grafica dei rosoni... veri e propri mandàla... favoriva il pensiero, la meditazione, la conoscenza, la presa di coscienza... la sintonia con gli eterni cicli del cosmo...
VETRATA ARTISTICA DELLA CATTEDRALE DI "NOTRE- DAME DE PARIS"
FRANCIA

Queste finestre circolari a scomparti radiali, caratteristiche delle chiese romaniche e soprattutto di quelle gotiche, erano dette "rosoni"... proprio perché assomigliavano ad una rosa... I disegni, le forme, i colori... non avevano soltanto uno scopo decorativo... e la loro immobilità era solo apparente... Le vetrate recepivano la luce esterna, la filtravano, la purificavano, la trasformavano ed, alla fine, la riemettevano in circolo, all'interno delle cattedrali, completamente rielaborata... sintonizzata con l'armonia dell'Universo... passata attraverso un misterioso processo alchemico, custodito, come un segreto, dai "Maestri d'opera" del Medioevo.....  Gli iniziati si ponevano "sub rosa" ed attendevano, meditando, che il loro cuore ricevesse il beneficio di quella luce sovrannaturale...
Anche Leonardo da Vinci, in uno scritto che risale alla fine del Millequattrocento, testimoniava che gli effetti del pensiero venivano di gran lunga rafforzati dopo aver usufruito della luce violetta che filtrava con armonia attraverso i vetri colorati delle cattedrali..

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