domenica 26 luglio 2015

RICHIAMIAMO QUALCOSA CHE E' GIA' STATO...


TERZO SCRITTO SUL TEMA

NUMEROLOGIA... UN VIAGGIO ALL'INTERNO DI NOI STESSI...


NEI DATI ANAGRAFICI SONO NASCOSTI I NOSTRI TALENTI... LA NOSTRA PERSONALITA'... LO SCOPO DELLA NOSTRA VITA...




"DEJA' VU"... VIVO BARLUME DI COSE GIA' VISSUTE CHE RIEMERGONO DALLA NOSTRA MENTE SUBCONSCIA... NELLA QUALE CONSERVIAMO TUTTI I  RICORDI... COMPRESI QUELLI DELLE NOSTRE VITE PREGRESSE... FATTORI CAUSALI DEL NOSTRO "ESSERE"...


"LA VITA E' QUALCOSA DI PIU' DI QUELLO CHE APPARE..."
"SAPERE CHE LA NOSTRA ANIMA E' IMMORTALE... CHE NOI SIAMO ESSERI ETERNI... CI FA PERDERE LA PAURA DELLA MORTE... E CI AIUTA A SOPPORTARE MEGLIO IL DOLORE..." dice BRIAN WEISS, psicoterapeuta spirituale, promotore dell'ipnosi regressiva...


STRALCIO COLLEGATO AI DUE TESTI PRECEDENTI E AI DIECI SUCCESSIVI...

"FRATELLO E SORELLA BRETONI" - 1871 - DETTAGLIO
WILLIAM ADOLPHE BOUGUEREAU




Continuo il mio viaggio dentro al libro di numerologia e mi stupisco nel veder quel che riaffiora...
Nascondo stati d'animo sofferti e un'estrema sensibilità mi porta a stare male per un nonnulla... Nel rapporto con gli altri sono così suscettibile che è sufficiente una parola stonata, inopportuna, mal detta, fuori posto... per farmi raggelare...
Pervasa da un sottile misticismo e da una naturale tendenza all'ordine e al rituale quotidiano, tendo a riporre gli oggetti sempre allo stesso modo e, per alcuni mesi, durante il corso dell'anno, accendo, tutti i giorni, una piccola candela, gesto cerimoniale che mi aiuta ad entrare in sintonia con l'inconscio collettivo, con la coscienza universale... nel tentativo di lenire la tristezza del mondo intero che sento dentro di me...
Non sopporto la volgarità e non mi piace l'atteggiamento gregario che, spesso, caratterizza le masse...
Nelle relazioni umane e, soprattutto negli affetti, mi mostro sempre cauta e selettiva...
A volte ho la sensazione di aver fatto parte, in una mia vita pregressa, di una qualche casta, ordine, confraternita, società segreta... di un gruppo eretico religioso o intellettuale, di un piccolo sistema chiuso, non so se evoluto, elevato, privilegiato o, semplicemente, "diverso"... che, ad ogni modo, coltivava ideali nobili e profondi... dove regnavano l'ordine, la riservatezza, la qualità, la ricerca della perfezione... dove la mente aveva la meglio sul corpo...
Nel tentativo di sottrarmi alla brutalità del mondo, non ho esitato, anche in questa incarnazione, a staccarmi dalle emozioni, a rinunciare ai sentimenti... fino a mostrarmi, talvolta, come io non sono, cioè fredda, schiva, distante, impersonale, distaccata, aristocratica... Richiamavo, forse, un qualcosa che era già stato?
Nel corso della mia vita, il destino mi ha portato per ben due volte a visitare le isole di Capri e di Ischia, nel golfo di Napoli... 
Mi incantavo nel blu di quel mare, dove lo sguardo, in cerca delle isole di Gaeta o di Ventotene, spaziava fino a perdersi nell'infinito... 
Ad Ischia, ho visitato il Castello Aragonese, una rocca costruita, nel lontano Quattrocento avanti Cristo, sulla cima di uno scoglio, in un isolotto di origine vulcanica...
Racchiusi fra le possenti mura di questa fortificazione, ruderi, percorsi, gallerie, terrazze, campane, eremi, rifugi segreti, sotterranei, magazzini colmi di munizioni, cattedrali, chiese, monasteri, cripte... in un intreccio infinito di epoche passate, di sacralità, di leggenda, di mito, di mistero... tra violente incursioni di pirati, invasioni, battaglie navali, epidemie di peste, carestie, tragiche vicende di reali aragonesi accomunati da infelice destino, congiure franco-spagnole, tradimenti... energiche ed influenti figure femminili, artisti, umanisti, letterati, poeti, vescovi, re...
Lo sforzo che ho dovuto sostenere per raggiungere il Castello, è stato ampiamente ripagato... 
Davanti ai miei occhi increduli, il "Convento delle Clarisse", con i ruderi dell'orto e il cimitero sotterraneo dell'abbazia, aveva "un non so che" di familiare... 
Intitolato a "Santa Maria della Consolazione" e fondato, nel Millecinquecentosettantacinque, nel Palazzo d'Avalos, dalla nobildonna Beatrice della Quadra, vedova di Muzio d'Avalos, per ospitare quaranta giovani monache di clausura, appartenenti all'ordine delle Clarisse, che vivevano, in condizioni impossibili, nell'eremo di San Nicola, scavato nel tufo verde, sulla cima del monte Epomeo, il Convento aveva un suo Cimitero, situato al di sotto della Chiesa e aperto al vento del mare... dove le novizie, fanciulle di alto lignaggio destinate a prendere il velo per non disperdere il patrimonio familiare, andavano a pregare e a meditare sulla morte, in presenza dei corpi senza vita delle monache, assisi a decomporre su singolari seggioloni, in pietra forata, detti scolatoi, simili a troni...
All'interno dell'orto, c'era ancora una bella pianta, forse un fico, rami contorti e foglie larghe e ruvide...
Ricordavo il cimitero, l'orto e la vista spettacolare sul mare aperto... 
Come era possibile tutto ciò?
Io non ero mai stata ad Ischia prima di allora...
Sotto lo sguardo stupito dell'amica che condivideva con me quella vacanza estiva, non riuscivo a staccarmi da quel luogo, indugiavo, tornavo sui miei passi e scrutavo il mare...

giovedì 23 luglio 2015

L'OCCHIO... LUCE DELLA NOSTRA COSCIENZA...


SECONDO SCRITTO SUL TEMA

NUMEROLOGIA... UN VIAGGIO ALL'INTERNO DI NOI STESSI...


NEI DATI ANAGRAFICI SONO NASCOSTI I NOSTRI TALENTI... LA NOSTRA PERSONALITA'... LO SCOPO DELLA NOSTRA VITA...


L'OCCHIO E' UNA FINESTRA APERTA CHE METTE IN COMUNICAZIONE IL MONDO INTERIORE CON QUELLO ESTERNO E VICEVERSA...


"GUARDATEVI NEGLI OCCHI... ANCHE SENZA DIRE NULLA... E VEDRETE IL RANCORE TRAMUTARSI IN ABBRACCIO..."
dice BERT HELLINGER, sacerdote e missionario cattolico, nonché filosofo, teologo e pedagogista contemporaneo... ideatore delle "Costellazioni familiari sistemiche"...


IL CERCHIO - L'OCCHIO - I MANDALA - I SETTE CHAKRA... SIMBOLI CHE FAVORISCONO LA PRESA DI COSCIENZA DEL SE'... PONTI CHE CREANO CORRISPONDENZE FRA IL MICROCOSMO ED IL MACROCOSMO...


STRALCIO COLLEGATO AL TESTO PRECEDENTE E AGLI UNDICI CHE SEGUONO...

"BAGNANTE SEDUTA" - 1884 - WILLIAM ADOLPHE BOUGUEREAU

Mi piace parlare con gli amici guardandoli diritto negli occhi e non mi fido di chi non fa altrettanto... So distinguere l'estrema timidezza dal desiderio di non esporsi troppo, magari per paura che gli altri vengano a conoscenza dei nostri segreti...  il fantasticare sulla realtà dal raccontare volontariamente menzogne, dall'affermare consapevolmente il contrario della verità... il desiderio di fuga dal senso di colpa che fa abbassare improvvisamente lo sguardo... 
L'occhio è la luce della coscienza... è lo specchio dell'anima... è un canale potente che mette in comunicazione il mondo esterno con il mondo interiore... è una finestra aperta sulla realtà dello spirito... è un mandàla e, come tale, va contemplato...
C'è la verità dentro agli occhi delle persone...
L'occhio non può mentire...
L'ammirazione, la gioia, la passione, lo stupore,la meraviglia, il biasimo, lo sdegno, l'ira, l'odio, la vendetta, la paura, l'orrore, la vergogna, lo smarrimento... ogni stato affettivo della coscienza, ogni moto soggettivo dell'animo è visibile dentro agli occhi delle persone...
A volte, quando un elemento di disturbo si inserisce nelle relazioni familiari ad alterarne l'equilibrio, è sufficiente guardare negli occhi, anche solo per qualche secondo, uno ad uno, tutti i membri del sistema, per placare ogni rancore...
"DONNA CON CONCHIGLIA" - 1885  
WILLIAM ADOLPHE BOUGUEREAU


Adoro i mandàla, specialmente quelli strutturati in forma rotonda, come, appunto, l'occhio umano...
Queste armoniose, dinamiche, multidimensionali, coloratissime rappresentazioni simboliche della psiche, favoriscono la presa di coscienza del sé...
Mi piace cercarli nel mondo della natura: un girasole, una dalia, un fiordaliso, la sezione di un'arancia, di un pompelmo, di un limone, un cristallo di ghiaccio, un fiocco di neve, il guscio di un riccio di mare...
Oppure nel mondo dell'arte: i pavimenti a mosaico di epoca romana, quelli meravigliosi dell'arte araba, le fibule etrusche, le spille dei Franchi e dei Longobardi, tutte oro, gemme e smalti, quelle vittoriane dei Preraffaelliti piene di perle e di pietre rare, di simboli e di mistero, i "rosoni" romanici e quelli gotici con la loro luce sovrannaturale e, naturalmente, i mandàla sacri dei monaci buddisti, generati per lenire le sofferenze dell'intera umanità...
"ONDA" - 1896 - WILLIAM ADOLPHE BOUGUEREAU


Ruote o cerchi sono anche i "chakra", i centri di energia del corpo umano, con le loro vibrazioni ed i loro colori...
Mi piace  provare ad indovinare in quale specifica parte del corpo si concentra la forza vitale di una persona... 
La mia "apertura" è in relazione, soprattutto, ma non solo, al settimo chakra... "loto dai mille petali", situato nella parte alta della testa, dove ha sede una piccola pigna con mille squame, la ghiandola pineale, l'epifisi, correlata al pensiero, alla comprensione, all'intendere, al capire, al ragionare, all'apprendere, al sapere...
A volte, stando accanto ad una persona, si avverte chiaramente, in chi ha una forte identità sociale ed è correlato al quarto chakra, una grande "apertura" all'altezza del cuore, centro di energia associato all'amore, all'empatia, all'accogliere...
Se, viceversa, un individuo tiene di più al potere personale, all'identità dell'ego, il suo fuoco vitale sarà concentrato sul terzo chakra, corrispondente al plesso solare...
"IL BAGNO" - 1879 - WILLIAM ADOLPHE BOUGUEREAU


Il cerchio, l'occhio, i mandàla, i sette chakra... sono tra i miei simboli...
Con prevalente identità universale, predisposta, di natura, a cercare un sentiero di conoscenza, mi sono sempre sentita attratta da una scuola di pensiero, da una filosofia, da una religione...
I primi esami che, a diciannove anni, ho affrontato all'università che, a malincuore, ho poi abbandonato per insegnare nelle scuole elementari, sono stati, non a caso, religione e filosofia delle religioni, nonostante, per paradosso, mi dichiarassi aderente all'assoluta fede dell'ateismo...
Anche allora mi piacevano le persone profonde ed intellettuali, con uno stile di vita sobrio ed essenziale, rivolte, come lo ero io, alla ricerca della verità... 
Anche allora il gioiello più prezioso da indossare, quello che rifletteva le mille sfaccettature della mia anima, era, per me, la mente...

lunedì 20 luglio 2015

NEI DATI ANAGRAFICI, LA REALTA' DELLA NOSTRA ANIMA


PRIMO SCRITTO SUL TEMA

NUMEROLOGIA... UN VIAGGIO ALL'INTERNO DI NOI STESSI...


NEI DATI ANAGRAFICI SONO NASCOSTI I NOSTRI TALENTI... LA NOSTRA PERSONALITA'... LO SCOPO DELLA NOSTRA VITA...



LA "REALTA' ULTIMA" E' IL NOSTRO "SE' INDIVIDUALE" CHE E' TUTT'UNO CON IL "SE' COSMICO"...


"IL CONOSCENTE ED IL CONOSCIUTO - IO E DIO - SONO UNO SOLO..." diceva MEISTER ECKHART, maestro per eccellenza della mistica cristiana medioevale...


STRALCIO COLLEGATO AI DODICI TESTI SUCCESSIVI

Con l'aiuto di un'amico, sto cercando di ritrovare me stessa dentro ad un libro di numerologia e il profilo che, a poco a poco, emerge è incredibilmente vicino alla realtà della mia anima...
A tratti, le valenze positive abbracciano così forte le valenze negative da farmi vedere i difetti come pregi... e i pregi come difetti...
Riflessiva, ponderata, profonda... ho modelli di riferimento elevati e cerco la perfezione in ogni cosa...
Introspettiva... ho bisogno di molto tempo per analizzare, nei minimi particolari, ogni argomento, ogni parere, ogni problema...
Non sopporto i discorsi vani... le risate senza un senso... i consigli sciocchi, futili, inconsistenti... i commenti frivoli, superficiali...
Amo le cose serie ed importanti... anche nel quotidiano, nel piccolo, nell'ordinario...
Mi isolo per difendermi dal mondo esterno...
Da sempre alla ricerca della verità... mi appassionano tutti i misteri della vita...
Sensibile all'eccesso, ho un dono particolare nel capire le persone e nell'indovinare cosa accadrà...
Tengo a bada, non sempre con successo, dubbi amletici... sbalzi d'umore... ed... ahimè... un pungente, innato spirito critico...
"LA SOUPE AU LAIT" - 1880
 WILLIAM ADOLPHE BOUGUEREAU
 DETTAGLIO



Il desiderio di trascendenza e di misticismo mi conduce ad orientarmi verso la coscienza e la sua evoluzione... ad esplorare le più profonde dimensioni dello spirito, nella speranza di arrivare a livelli di consapevolezza sempre più elevati..... ad interrogarmi sulla vera natura della realtà, la "Realtà Ultima", il nostro "Sé Individuale", che è tutt'uno con il "Sé Cosmico"...
Molti pensano che questa concezione, tesa a raggiungere un livello di coscienza nel quale la nostra mente, pacificata, stabile, equilibrata, centrata nella pura consapevolezza, viene a sentirsi, all'improvviso, "illuminata", aperta, intuitiva, ispirata, rischiarata dalla sapienza e dalla verità, appartenga soltanto alle antiche scuole di pensiero orientali del Tibet e dell'India, ma non è così...
Anche la nostra cultura è costellata di filosofi, pensatori e mistici che confermano identica teologia...
Nel periodo medioevale, ad esempio, il "maestro" per eccellenza della mistica cristiana, il domenicano tedesco Meister Eckhart, contemporaneo di Dante Alighieri, parlando della nostra "Anima" e di "Dio", scriveva: "Il conoscente ed il conosciuto, Io e Dio, sono uno solo. I semplici pensano che dovrebbero vedere Dio come se lui si trovasse là e loro qua. La verità è un'altra..."
Mi ritornano alla memoria le parole del mio anziano padre spirituale comboniano: "Il Paradiso, Giuseppina, è un luogo della mente!" 
Lo ricordo con affetto perché, anche lui, aveva un dono particolare nel capire le persone e nell'indovinare i segreti nascosti nei loro cuori...
"LA SOUPE AU LAIT" - 1880
WILLIAM ADOLPHE BOUGUEREAU 


sabato 18 luglio 2015

I RITRATTI DI PAOLO


SECONDO SCRITTO SUL TEMA

FRAMMENTI DELL'ANIMA SUI VOLTI DELLE PERSONE


GIGANTESCHE "PRESENZE" 

DAL GRANDE IMPATTO EMOTIVO

"ANITA" - olio su tela - 150 per 75 - anno 2011
particolare





Il marito della mia amica Sira, esegue, per passione, bellissimi ritratti ad olio su tela, incastonati in un collage di colori incredibili..... Servendosi della fotografia, raccoglie l'espressione del viso, la postura del corpo.....seleziona e sceglie tutto ciò che ricorre e che ha significato..... la piega sulla bocca, la fossetta sul mento, il taglio degli occhi, l'asimmetria del volto..... Esegue studi a matita, sanguigna, carboncino, penna..... Infine dipinge il soggetto a grandezza naturale... I suoi quadri sono molto evocativi, armoniosi e di grande impatto emotivo..... Vicentino di Valdagno, grafico di professione, vive ad Arcugnano, a pochi chilometri dal Santuario della Madonna di Monte Berico e lavora a Montécchio Maggiore. D'estate lo si può incontrare a Limone, sulla sponda bresciana del lago di Garda, luogo di origine di Sira. Ottenuta la maturità al Liceo Artistico Umberto Boccioni, ha frequentato, a Venezia, l'Accademia Di Belle Arti.....
"ANITA" - olio su tela - 150 per 75 - anno 2011 
particolare

"ANITA"  - OLIO SU TELA - 150 per 75 -  ANNO 2011 

Anita è la figlia di Sira e di Paolo.


mercoledì 15 luglio 2015

IL VIOLETTO.. POTENZA E QUIETE DELLO SPIRITO


QUARTO SCRITTO SUL TEMA

"DI CHE COLORE SEI?"




IL POTERE TERAPEUTICO DEI COLORI


Il violetto è il colore legato, da sempre, ai sacri cerimoniali, ai rituali religiosi, alle confraternite, ai riti degli iniziati, al misticismo, alla preghiera, alla meditazione, alla contemplazione, al silenzio che apre all'intuizione, alla potenza ed alla quiete dello spirito, al sovrannaturale... agli incantesimi, alla magia, agli alchimisti, alle erboriste ed alle streghe... al sonno, al sogno, all'inconscio... alla fantasia, all'immaginazione... all'ispirazione, alla creatività artistica... alla forza delle emozioni, alla sensibilità estrema... a volte all'incertezza, al pentimento, alla tristezza... a volte anche alla sventura... al desiderio di distrarsi per non guardare in faccia la cruda realtà...
Il violetto nasce dall'unione tra il rosso e l'azzurro e, simbolicamente, rappresenta l'equilibrio fra la terra ed il cielo, fra i sensi e la spiritualità, fra l'eros e la saggezza...
L'AMETISTA... UN QUARZO CHE RICHIAMA LE MILLE SFUMATURE DEL VIOLA...
Nello spettro luminoso si trova all'estremo limite della gamma dei colori visibili... ultimo dei colori dell'iride... vicino alle radiazioni ultraviolette...
IL VIOLA DELL'AMETISTA, INDOSSATO, RAFFORZA LA NOSTRA DIGNITA'... RIANIMA IL RISPETTO DI NOI STESSI... RAVVIVA CIO' CHE E' PICCOLO E UMILE... NUTRE IL NOSTRO SPIRITO... CI AIUTA A RITROVARE LA NOSTRA VERA IDENTITA'...
In Oriente è messo in relazione al settimo chakra, quello della corona, chiamato anche "loto dai mille petali", sede della ghiandola pineale... una porta fra la nostra mente ed il cosmo...
IL VIOLA DELLA LAVANDA CIRCONDA L'ABBAZIA DI SENANQUE... IN PROVENZA...
A livello della psiche, il violetto attenua i disturbi nervosi e mentali quando prevalgono irritazione, eccitabilità ed insonnia...
A livello del corpo, regola la pressione sanguigna e la circolazione linfatica e calma l'appetito...
L'AUSTERA ABBAZIA CISTERCENSE DI "NOTRE- DAME DE SENANQUE",
NEL SUD DELLA FRANCIA, E' FAMOSA PER I SUOI CAMPI  DI LAVANDA...
IL COLORE DI QUESTI FIORI E' LO STESSO CHE EMANA
DAL CENTRO SPIRITUALE POSTO SOPRA LA NOSTRA TESTA...
Se è tenue è il colore dei grappoli fioriti del glicine... Se è scuro e vellutato è il colore delle viole mammole e di quelle del pensiero...
Unito al rosa è il colore dei fiori di lillà... 
Unito al fucsia, al porpora e al magenta è il colore sgargiante delle vivaci brattee che coprono i fiori della bougainvillea... 
Se è intenso e brillante è il colore dell'ametista... fiore della terra.. cristallo dalle mille gradazioni.. 
Se richiama il blu è il colore degli iris, delle bacche di ginepro, delle prugne e dei mirtilli... 
E' il colore dei grappoli d'uva matura...delle more di rovo e di quelle di gelso...
E' il colore dei campi di lavanda che abbracciano l'antica abbazia di Sénanque, fondata, in Provenza, nel lontano Millecentoquarantasei... ed ancora intatta...
E' il colore della luce che filtra armoniosamente attraverso  le antiche, artistiche vetrate delle cattedrali gotiche... come quella di "Notre- Dame", a Parigi... tra le più belle al mondo... 
I rosoni di queste chiese, attivati, uno dopo l'altro, su tutto il territorio dell'Europa medioevale, erano stati progettati con la precisa intenzione di portare la luce divina sulla terra, secondo un disegno che rispecchiava l'armonia del cosmo... 
Il chiarore violetto, frutto di un antico processo alchemico, rafforzato dal silenzio delle cattedrali ed unito alla contemplazione della struttura grafica dei rosoni... veri e propri mandàla... favoriva il pensiero, la meditazione, la conoscenza, la presa di coscienza... la sintonia con gli eterni cicli del cosmo...
VETRATA ARTISTICA DELLA CATTEDRALE DI "NOTRE- DAME DE PARIS"
FRANCIA

Queste finestre circolari a scomparti radiali, caratteristiche delle chiese romaniche e soprattutto di quelle gotiche, erano dette "rosoni"... proprio perché assomigliavano ad una rosa... I disegni, le forme, i colori... non avevano soltanto uno scopo decorativo... e la loro immobilità era solo apparente... Le vetrate recepivano la luce esterna, la filtravano, la purificavano, la trasformavano ed, alla fine, la riemettevano in circolo, all'interno delle cattedrali, completamente rielaborata... sintonizzata con l'armonia dell'Universo... passata attraverso un misterioso processo alchemico, custodito, come un segreto, dai "Maestri d'opera" del Medioevo.....  Gli iniziati si ponevano "sub rosa" ed attendevano, meditando, che il loro cuore ricevesse il beneficio di quella luce sovrannaturale...
Anche Leonardo da Vinci, in uno scritto che risale alla fine del Millequattrocento, testimoniava che gli effetti del pensiero venivano di gran lunga rafforzati dopo aver usufruito della luce violetta che filtrava con armonia attraverso i vetri colorati delle cattedrali..

venerdì 10 luglio 2015

IL VERDE.. STABILITA' ED AUTOCONSERVAZIONE


TERZO SCRITTO SUL TEMA

"DI CHE COLORE SEI?"



IL POTERE TERAPEUTICO DEI COLORI


Il verde è strettamente legato alla natura, alla vita vegetale... alla sfera delle sensazioni... alla salute, alla crescita, al benessere... al miglioramento, alla prosperità, alla speranza... alla longevità, alla fiducia nell'avvenire... alla ricerca continua di condizioni ottimali, di serenità, di tranquillità... al tenersi lontano da malattie fisiche e mentali...
E' il colore dell'autoconservazione, della stabilità, dell'equilibrio...
Il verde trasmette un senso di certezza, di realtà, di solidità, di costanza, di sicurezza...
Se è chiaro, è associato alla primavera, alla rigenerazione, al rinnovamento... a tutto ciò che è giovane ed in rigoglio... all'adolescenza e alla prima giovinezza...
Se è scuro, è associato all'energia, al vigore, alla resistenza, alla tempra salda ed al coraggio... a volte anche all'eccessiva rigidità, alla carenza di flessibilità, di elasticità...
Il verde ha un'energia benefica e rasserenante, ricca, tonica, armoniosa, ristoratrice, guaritrice...

Il verde è il colore dell'erba fresca, delle foglie giovani ed ancora tenere, del grano non ancora maturo, degli abeti... è il colore dei parchi e dei giardini...  dei prati, dei boschi, delle foreste... della "pietra delle pietre", il prezioso smeraldo, trasparente, vivo, brillante... efficace contro tutti i mali, poiché "viriditas" fatta cristallo...
Smeraldi... essenza del "verdeggiare" fatta cristallo...
Rendono la mente più lucida e chiara... corroborano e danno ristoro...
Santa Ildegarda di Bingen, religiosa e naturopata tedesca dell'Anno Mille, consigliava a tutti di portare su di sé questa pietra preziosa e di fissarla ogni mattina per sanare i nostri disturbi... sia quelli del corpo, che quelli dell'anima...
In caso 
di dolori forti, la faceva mettere in bocca ed impregnare di saliva, che, in parte, faceva inghiottire ed, in parte, strofinare sulla zona dolorante per far cessare gli attacchi... Se ci si curava anche con altre pietre e cristalli, lo smeraldo era il rimedio che andava usato sempre per primo, al mattino, perché corrispondente all'alba...

Unito al grigio e all'argento, è il colore della chioma degli ulivi... 
Unito all'azzurro, al bianco ed al blu, è il colore delle onde del mare...
Il verde ha mille gradazioni... mille tonalità...
Può essere chiaro, brillante, smeraldino, smorto...
Simbolicamente corrisponde alla maestosa quercia dalle profonde radici e dalla grande chioma, folta di foglie, solitaria, seria ed austera, orgogliosa ed immutabile, che domina sugli altri alberi, meno alti di lei, con la sua qualità e la sua maestà...
QUERCIA DELLA REGINA ELISABETTA
COWDRAY PARK
WEST SUSSEX
La quercia è sempre stata venerata dagli uomini, fin dai primordi delle civiltà, come "l'albero per eccellenza", sacro, intangibile... Tacito racconta che i soldati di Cesare, in Gallia, avevano paura ad affrontare il taglio delle foreste di querce...
Sotto le querce ci si radunava per pregare le divinità, per imparare il sapere degli anziani e dei maestri, per prendere decisioni... 
Le querce furono le prime chiese, le prime scuole, i primi auditorium...
Chi predilige il colore verde ha bisogno di essere apprezzato, visto, considerato, riconosciuto... si fida solo di se stesso... non ama essere consigliato, né consolato... decide ed agisce a modo suo, anche contro ogni resistenza... contro ogni opposizione...
Come la possente quercia, ama salire su di un piedistallo per far prevalere le sue opinioni, per insegnare agli altri, per ricevere onore e gloria... e si sente nel giusto, perché, nella maggior parte dei casi, rappresenta principi fondamentali ed immutabili..."Chi di verde si veste, troppo di sua beltà si fida..." recitava Petrarca nelle sue Rime...
In Oriente, il verde, è messo in relazione con il chakra del cuore... il centro della pacificazione...
Nello spettro luminoso, il colore verde, si trova proprio nel mezzo, a cavallo tra i colori caldi, rosso, aranciato e giallo, e quelli freddi, azzurro, indaco e violetto, dove svolge una funzione di sintesi, di unificazione... integrando posizioni opposte e contraddittorie...
Al corpo, il verde, dona benessere, armonia ed equilibrio... Rivitalizza, tonifica e rinfresca...
Alla psiche dona tranquillità, calma, serenità... Stimola l'armonia dei pensieri e pacifica i sensi...
La tradizione popolare lo vuole colore simbolo della Speranza... "ultima Dea"... che, secondo il mito greco, restò tra gli uomini per consolarli anche quando tutti gli altri Dei avevano abbandonato la Terra per l'Olimpo...

domenica 5 luglio 2015

L'ARTE... ACCESSO AL RIAFFIORARE DEI RICORDI

"IN LETTURA SUL MARE"
1910
VITTORIO MATTEO CORCOS















TERZO SCRITTO SUL TEMA

L'ARTE... UNA MINIERA PER LO SPIRITO



IL RIAFFIORARE DEI RICORDI...


L'arte può essere usata come terapia...

E' in grado di far riaffiorare in noi ricordi di vita

dei nostri genitori, dei nostri nonni, dei nostri 

bisnonni, di chi, più all'indietro ancora, ci ha

preceduto nel tempo...

E' un potente grimaldello di accesso alle 

nostre vite precedenti... un mezzo efficace 

per spaziare in un tempo che, spiritualmente,

ci è congeniale...

"POMERIGGIO IN TERRAZZA"
VITTORIO MATTEO CORCOS
(1859 - 1933)